Don Michele Arcangelo Leone è il nuovo consigliere spirituale del Rinnovamento

Lo ha nominato il Consiglio permanente Cei, nella sessione primaverile. Classe 1957, originario della provincia di Matera, succede a don Pietrogrande

Il Consiglio permanente Cei, riunito nella sessione primaverile dal 22 al 24 marzo, ha nominato il nuovo consigliere spirituale nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo: è don Michele Arcangelo Leone. Originario di Pisticci (Matera), classe 1957, il sacerdote è il terzo a ricoprire questo incarico, dopo monsignor Dino Foglio (1998 – 2006) e don Guido Maria Pietrogrande (2006 – 2020). Attualmente parroco di due comunità a Matera, don Michele Arcangelo ha conosciuto il Rinnovamento nel 1991, ricevendo poi la preghiera di effusione dello Spirito nella Pentecoste del 1993. Dal 2011 è consigliere spirituale regionale del Rinnovamento nello Spirito della Basilicata e dal 2016 è delegato nazionale del movimento per
la liturgia.

Formatosi prima nei seminari di Potenza e Salerno e poi a Roma, al Maggiore, don Leona ha conseguito il baccalaureato in Filosofia e in Teologia alla Pontificia Università Lateranense e la licenza in Teologia, con specializzazione in Teologia biblica, alla Gregoriana. Oltre che docente, è stato, tra le altre cose, membro della Commissione/Comitato per l’edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana e cappellano militare alla Scuola di Artiglieria di Bracciano.

«Apprendiamo, con gioia, la notizia della nomina del nuovo consigliere spirituale nazionale del nostro movimento», è il commento del presidente del Rinnovamento Salvatore Martinez, che ha ringraziato il Consiglio permanente Cei «per la sollecitudine dimostrata», accogliendo «con affetto» don Michele Leone. «In Cielo, sono certo, si uniscono al nostro abbraccio monsignor Dino Foglio e don Guido Maria Pietrogrande, predecessori di don Michele in questo prezioso servizio», ha aggiunto. Martinez ha ricordato quindi i “compiti” del consigliere spirituale nazionale: «Vigilare sull’ortodossia e sull’ecclesialità dell’associazione; assicurare l’adeguato sostegno alla vita spirituale di tutta l’associazione e alla formazione degli aderenti; promuovere la fraternità sacerdotale a livello nazionale, regionale, diocesano; coadiuvare il presidente nei rapporti ecclesiali». Ancora, «il consigliere spirituale nazionale partecipa alla definizione e all’attuazione delle linee guida spirituali ed ecclesiali dell’associazione» ma «non ha diritto di voto nelle materie economiche ed amministrative dell’associazione».

26 marzo 2021