In vista del pronunciamento della Corte Costituzionale, anche il direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei interviene sul tema del fine vita. Lo fa nella newsletter settimanale dell’Ufficio della Conferenza dei vescovi, richiamando l’appello al Parlamento sul fine vita perché, evitando di lasciarsela sottrarre dalla Corte Costituzionale, «eserciti pienamente e tempestivamente la propria funzione legislativa in materia», firmato in maniera unitaria da Associazione Scienza&Vita, Forum delle associazioni familiari, Movimento per la vita, Associazione medici cattolici italiani, Forum associazioni socio-sanitarie, Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici.

«Il bene indisponibile della vita rimane tale anche quando irrompono la malattia, la sofferenza e la paura: tali condizioni, ribadisce il testo, chiedono di non abbandonare la persona a una solitudine disperante, assicurandole ogni aiuto necessario per la cura e il sollievo – scrive Maffeis -. Ne è parte l’impegno per una cultura nella quale la morte procurata non possa vestirsi da atto terapeutico o da gesto benefico; una cultura che sul crinale del dolore e della sofferenza offra ancora lo spessore di risposte autenticamente umane».

Veglia di preghiera per Vincent Lambert, 10 luglio 2019Intanto in Francia, al tramonto di ieri, mercoledì 10 luglio, centinaia di persone hanno partecipato alla veglia di preghiera per Vincent Lambert, il paziente tetraplegico 42enne in stato di coscienza minima per il quale il Policlinico di Reims, con il consenso della moglie, ha attivato il 2 luglio scorso un protocollo terminale, morto questa mattina, 11 luglio. Dal sagrato della chiesa di Saint Sulpice, sulla riva sinistra della Senna, hanno rivolto il loro pensiero e la loro preghiera all’uomo, giunto ormai al suo decimo giorno senza idratazione né nutrizione in conseguenza di una soluzione giudiziaria al centro di un accesissimo dibattito, contro la quale si sono battuti per anni i genitori e due dei fratelli di Vincent. Presenti anche gli avvocati dei genitori, Jérôme Triomphe e Jean Paillot, che hanno ricordato anche, tra i precedenti, il caso di Eluana Englaro. Al centro, il tema del diritto alla vita dei portatori di handicap gravi.

Oltre al Papa, in giornata si era espresso nuovamente su Twitter anche l’arcivescovo di Parigi Michel Aupetit. «Adesso – le parole del presule – è il tempo del raccoglimento, della compassione e della preghiera per Vincent Lambert. Oggi o domani vi suggerisco di celebrare la Messa con quest’intenzione, affidandolo al Signore, Dio di misericordia. Quest’intenzione può essere estesa a tutti i suoi cari».

Sensibilizzazione e preghiera anche a Roma, in piazza Montecitorio, per riaffermare che «ogni vita è degna».

11 luglio 2019