Don Di Noto: «Sulla pedofilia serve un sobbalzo di indignazione»

Il sacerdote, fondatore di Meter onlus, lancia l’allarme in seguito alla denuncia presentata alla Polizia Postale per 40 video: la terza in tre giorni

Quaranta video con decine di bambine legate e vittime di adulti. Scene riprese in stanze di hotel e poi scambiate con altri pedopornografi. È la terza segnalazione in tre giorni compiuta ieri, giovedì 14 gennaio, dall’associazione Meter onlus. Nei primi 14 giorni del 2016 «sono già 130 le denunce, con centinaia di riferimenti e migliaia di foto e video – rendono noto -, con centinaia di riferimenti e migliaia di foto e video». L’ultima, quella di ieri, appunto, è ricondusibile al «turissmo sessuale pedofilico».

«Il male vincerà se noi stiamo in silenzio – è il commento del fondatore dell’associazione, don Fortunato Di Noto -. Ho imparato molto dalla vita e dalla sofferenza dei piccoli. Non resterò, non resteremo in silenzio». Per Di Noto, «in questi giorni ci fa molta paura questo senso profondo comune di indifferenza, consapevoli, certo, delle altre problematiche che investono il convivere civile. Ma – aggiunge – non possiamo pensare che ciò che accade ai bambini, di ieri e di oggi, può non interessare». Quello che occorre, per il sacerdote, è «un sobbalzo di indignazione e di protesta», oltre che «comuni sentieri di aiuto di questi innocenti vittime che vivranno da sopravvissute, se vivranno, di questo scempio, di questo crimine».

15 gennaio 2016