Don Adriano Bianchi nuovo presidente della Fisc
È direttore della “Voce del Popolo” di Brescia. Genisio (Piemonte) e Gabrieli (Calabria) i vicepresidenti. Appello alla sinergia
È direttore della “Voce del Popolo” di Brescia. Genisio (Piemonte) e Gabrieli (Calabria) vicepresidenti. Appello alla sinergia
Don Adriano Bianchi, direttore della “Voce del Popolo” (Brescia), è stato eletto oggi, 15 dicembre, presidente della Fisc (la Federazione cui fanno capo 191 testate diocesane) per il triennio 2016-2019. L’elezione è avvenuta oggi a Roma durante il Consiglio nazionale riunito per la prima volta dopo la XVIII assemblea nazionale elettiva dello scorso novembre.
Durante il Consiglio sono state rinnovate anche le altre cariche dell’esecutivo: Chiara Genisio (“Agenzia giornali diocesani”, Piemonte) vicepresidente vicario; don Enzo Gabrieli (“Parola di Vita”, Cosenza-Bisignano) vicepresidente; Mauro Ungaro (“Voce Isontina”, Gorizia) segretario generale; Carlo Cammoranesi (“L’Azione”, Fabriano-Matelica), tesoriere.
«Un triennio certamente non facile», commenta il nuovo presidente subito dopo l’elezione, con un’agenda che «sarà dettata dalla situazione complicata che il mondo dell’editoria già da qualche anno sta vivendo». «Anzitutto – spiega – dovremo confrontarci con la trasformazione dei nostri media e l’integrazione tra tutta la realtà cartacea e il mondo del web, che avanza sempre di più, minando la sostenibilità delle nostre aziende editoriali. Molte diocesi sono in difficoltà a tenere in vita e a sostenere l’esperienza – in alcuni casi ultracentenaria – delle nostre testate, come pure di tante radio. Questa crisi dei nostri media ha conseguenze anche motivazionali su chi oggi si occupa della comunicazione nelle Chiese locali, portando a un minor impegno e a un minor sostegno quando invece, al contrario, servirebbe una presenza sempre più costante e competente nel panorama mediatico, dalla carta al web».
Perciò «l’agenda del prossimo triennio non può che essere legata a queste sfide, per capire come i nostri giornali possano essere rilanciati e trovare nuova vitalità, seppur con strumenti e modalità diverse. La Federazione intende accompagnare le diocesi e i nostri giornali in questo processo».
Secondo don Bianchi sono «professionalità, formazione, ripensamento dell’identità, sinergia» i «sentieri» perché torni a «fiorire una nuova primavera della comunicazione ecclesiale». Tracciando alcune “linee d’impegno” sulle quali si muoverà la Fisc nei prossimi anni, don Bianchi sottolinea, in modo particolare, «il tema della sinergia»: «Una delle sfide, davvero imprescindibili per il futuro, è provare a capire come nelle nostre Chiese i settimanali possano dialogare con gli altri strumenti della comunicazione. È una strada complicata, ma inevitabile. I nostri compagni di viaggio dovranno essere l’Ufficio per le comunicazioni sociali e le altre associazioni di settore (Corallo, Acec, Weca, Ucsi…). Sul piano della sinergia il rapporto con i media nazionali resta strategico (Avvenire, Sir, Tv2000 e Radio inBlu). L’obiettivo – aggiunge – non può essere solo salvare a tutti i costi i settimanali in crisi, ma capire che tipo di comunicazione e che strumenti servono oggi per essere efficaci e dobbiamo farlo insieme».
15 dicembre 2016