Domenico De Masi, «sempre dalla parte dei più deboli e dei giovani»

Baggio (Aiart) ricorda il sociologo morto il 9 settembre, all’età di 85 anni. «Ricordiamo il suo attivismo culturale, il suo impegno sociale e il suo innato senso dell’umorismo»

«Difensore dei diritti sociali e civili. Sempre dalla parte dei più deboli e dei giovani, il suo chiodo fisso». Il presidente nazionale dell’Aiart Giovanni Baggio ricorda così il sociologo Domenico De Masi, morto a Roma, all’età di 85 anni, sabato 9 settembre. «Ricordiamo il suo attivismo culturale, il suo impegno sociale e il suo innato senso dell’umorismo», prosegue, richiamando le diverse interviste rilasciate per “Il Telespettatore”, la rivista dell’associazione cittadini mediali, nelle quali definiva gli spettatori dei media come specchio di una società disorientata.

«Sociologo raffinato – sono ancora le parole di Baggio -, ha rimarcato spesso l’importante funzione sociale della tv, della cultura dei produttori televisivi come unico baluardo in una tv democratica; della fondamentale assenza di “condizionamenti” e di una politica, sempre più insediata nella tv, che dovrebbe spingere all’approfondimento. Con il suo approccio  fuori dagli schemi ai problemi della società, ha saputo offrire spunti di dibattito sul cambiamento della tv come cambiamento del pubblico italiano e  sull’attuale crisi non soltanto come  una crisi economica ma anche valoriale».

L’Aiart saluta dunque De Masi ricordando il suo appello ai giovani a «essere leggeri come una rondine e non come una piuma»: una citazione di  Paul Valéry, «per ricordare loro di non essere in balia degli eventi ma autonomi», affermano dall’associazione. Ancora una citazione, da Gilberto Freyre, nel suo richiamo rivolto a tutti: «Se dipendesse da me non sarei mai maturo, né nelle idee, né nello stile, ma sarei sempre verde, sempre incompiuto, sempre sperimentale».

11 settembre 2023