“Disuguaglianze e povertà”: Reina e l’invito alla speranza, «la virtù dell’insonnia»
Presentato in Campidoglio il volume di Istituto S. Pio V e Fondazione Di Vittorio che mette in luce l’urgenza di un legame tra Giubileo e azione politica, per affrontare la marginalità sociale. L’omaggio al Papa, nel 12° del pontificato
Il cardinale vicario Baldo Reina chiama un applauso per i dodici anni di pontificato di Papa Francesco e tutta l’aula Giulio Cesare del Campidoglio si unisce subito all’abbraccio a distanza. È iniziata così stamattina, 13 marzo, con una calorosa dimostrazione di affetto al pontefice, la prima presentazione del volume “Disuguaglianze e povertà Urbi et Orbi. I Giubilei e la società italiana 1975 – 2000 – 2025” (Futura Editrice). L’incontro è stato organizzato da Cgil Roma Lazio e dall’Istituto di studi politici S. Pio V, che ha promosso il lavoro insieme alla Fondazione Giuseppe Di Vittorio.
«Sappiamo quanto è attento il nostro vescovo alle povertà. Oggi ricorrono dodici anni dalla sua elezione a pontefice – ha ricordato Reina -. Potremmo fargli arrivare un grande abbraccio con un applauso, con la speranza che possa tornare presto tra noi». All’augurio, tra gli altri, si sono aggiunti anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. Tutti hanno lodato il grande impegno del Papa sulla questione delle disuguaglianze, ergendo il suo magistero a punto di riferimento per le sfide del futuro.
In questo senso, il cardinale Reina ha ricordato il recente percorso di ascolto delle povertà della città, organizzato per celebrare i cinquant’anni del convegno sui Mali di Roma del 1974. Iniziativa che si è conclusa con l’assemblea diocesana presieduta il 25 ottobre 2024 dallo stesso Francesco. In quell’occasione, il pontefice aveva invitato a «ricucire lo strappo» e a «seminare speranza». La stessa strada indicata dal volume. Come ha spiegato Nicola Cicala, della Fondazione Di Vittorio, si tratta di una ricerca che pone il tema delle disuguaglianze al centro del dibattito, usando gli ultimi tre eventi giubilari come riferimento temporale, in un contesto nazionale in cui 5,6 milioni di persone vivono in condizioni povertà assoluta. Ciò che emerge dal lavoro è l’urgenza di un legame tra Giubileo e azione politica, per affrontare il tema della marginalità sociale.
«Quotidianamente – ha raccontato il cardinale vicario – visito le nostre parrocchie, con uno sguardo particolare a quelle di periferia. A volte, ho come la sensazione che stiano diventando una polveriera dove a esplodere sono le problematiche sociali». Il porporato ha concluso il suo discorso invitando alla «speranza», che «è la virtù dell’insonnia, quella forza che ti muove dentro, che non ti fa dormire e che ti fa pensare alle soluzioni da trovare per assottigliare le disuguaglianze».
Anche il sindaco Gualtieri ha ricordato il recente convegno sui Mali di Roma, richiamando le povertà emerse, su tutte quella abitativa. E, sulla scia di Papa Francesco, ha sottolineato l’importanza della «fraternità, necessaria per avere libertà e uguaglianza», ha detto il primo cittadino. «Per noi – ha aggiunto -, è fondamentale creare reti solidali, comunitarie e territoriali». Nella stessa prospettiva, l’intervento di Landini, che ha sottolineato l’importanza dell’enciclica “Laudato si’”, in un mondo dove «l’economia non mette più al centro la persona, ma solo il profitto». Anche per il segretario generale della Cgil, «la lotta alle disuguaglianze passa dalla fraternità, dalla libertà solidale e dal ritorno alla partecipazione».
13 marzo 2025