Dopo una settimana di maltempo lungo la Penisola, Coldiretti denuncia le «pesanti conseguenze» sull’agricoltura italiana. «Nelle campagne – dichiarano – si estende la mappa dei danni da Nord al Centro fino al Sud con il gelo che ha distrutto almeno il 20% del raccolto di ortaggi come lattughe, patate, carciofi, cavoli, verze, cicorie e broccoli ma anche i vivai di piante e fiori, mentre sono perduti in molti casi gemme e fiori di piante da frutto, dalle albicocche ai mandorli».

I trattori degli agricoltori della Coldiretti sono stati mobilitati nei Comuni come spalaneve per pulire le strade e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo. Ad aumentare ora sono «i costi per il riscaldamento delle serre ma anche nelle stalle dove gli allevatori stanno mettendo i cappotti ai vitellini e hanno acceso le lampade termiche a luce rossa, mentre l’acqua negli abbeveratoi – spiegano da Coldiretti – viene scaldata fino a una temperatura di 20 gradi oppure lasciata sgocciolare per evitare il congelamento delle tubature e i rubinetti sono foderati in modo che il ghiaccio non blocchi le valvole di apertura».

Ancora, «il pasto degli animali è stato rinforzato per garantire una razione supplementare di energia e calorie. Un conto finale da oltre 300 milioni di euro – sottolinea Coldiretti – potrebbe essere pagato dall’agricoltura sulla base di quanto accaduto nell’ultima gelata siberiana del 2012». Nelle campagne del Lazio in particolare «si stimano già 20 milioni di euro di danni con molte strutture, in particolare le serre, pesantemente danneggiate e grande preoccupazione sia per le orticole in campo prossime alla raccolta (broccolo romanesco, carciofi, fave, finocchio, lattuga), sia per gli alberi già in fiore (pesche, susine, ciliegie)».

A soffrire, ricorda Coldiretti, «anche la pesca con nubifragi, vento e neve che hanno paralizzato l’attività di molti pescherecci soprattutto lungo l’Adriatico tanto che l’offerta delle produzioni nazionali sui mercati sarà presto praticamente dimezzata».

1° marzo 2018