Disordini a Gerusalemme. La Caritas: i blocchi aumentano la rabbia
Nuove misure prevedono la chiusura dei quartieri palestinesi teatro degli scontri. Padre Abusahliah: «Non sarà questo a garantire sicurezza»
Preoccupazione anche da parte dell’arcivescovo Giuseppe Lazzarotto, nunzio apostolico in Israele e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina. Più che a una terza Intifada, dichiara, «siamo davanti a frustrazione e rabbia che covano da lungo tempo e che adesso stanno esplodendo». Per il nunzio, «è importante che chi ha in mano la responsabilità politica, da una parte e dall’altra, si impegni a fare ricorso al buon senso, alla saggezza e a tutte le risorse possibili per riportare la calma e per non aggiungere altri motivi di reazione violenta». Nel frattempo, «è necessario continuare a lavorare sul terreno per abbattere quel muro di pregiudizio, ostilità e diffidenza reciproca che è alla base di tutto. Ricostruire la fiducia è quanto mai urgente».