Disabilità, Stefani: Paese e Parlamento impegnati per la legge delega

Il ministro apre i lavori della conferenza nazionale sul tema: un confronto sulle 302 proposte che dovranno essere realizzate nei prossimi mesi

«Questo Paese, questo Parlamento sta dimostrando di essere trasversale, la legge delega lo dimostra. Il tema di oggi, per questa conferenza, è l’avvio di una serie di lavori che non si concluderanno oggi, partendo da quello che si è fatto e per fare il punto su quello che dobbiamo fare. Oggi avremo anche l’occasione per discutere della consultazione, ovvero la raccolta di contributi e proposte da tutti i soggetti coinvolti nel mondo della disabilità, che si è svolta nell’ultimo mese, e che renderà plasticamente ciò di cui dobbiamo lavorare. Sono 302 le proposte, abbiamo sintetizzato e pubblicato le proposte sul sito per rendere a tutti accessibili le soluzioni offerte e i contributi proposti. La conferenza di oggi è una tappa e potrà rappresentare il confronto sulle proposte che dovranno essere realizzate in questi prossimi mesi come previsto dal Pnrr». Così Erika Stefani, ministro per le Disabilità, aprendo i lavori della conferenza nazionale sulla disabilità, nella sala funzionale della Presidenza del Consiglio a Roma, che ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio Mario Draghi.

«Il fondo per la disabilità, nato nel 2019, a cui noi ci siamo agganciati con la legge delega, prevedeva 200 milioni. Ora quei 200 milioni sono stati utilizzati dal Mef per la campagna vaccinale ma non sono scomparsi, verranno comunque attribuiti alla legge delega sulla disabilità che anzi aumenta le sue risorse. La legge finanziaria è sempre un arcano e bisogna saperla leggere», spiega Stefani. «Con questa legge delega noi agiamo nell’ottica anche di una semplificazione e agiamo anche istituendo la figura del garante, tra le altre misure della norma, ma non sarà una legge manifesto. Noi questa legge dobbiamo realizzarla, con le Regioni, con Inps, con gruppi di lavoro diversi, con la pubblica amministrazione. C’è tanto lavoro da fare – continua Stefani -, la legge e i relativi decreti legislativi non risolveranno tutti i problemi della disabilità ma ci aiuteranno a cambiare l’intero sistema del mondo della disabilità», conclude.

13 dicembre 2021