Dal 17 la Diocesi in Terra Santa con un “Cammino di pace”

Fino al 24 novembre l’iniziativa guidata dal cardinale Vallini e organizzata dall’Opera romana pellegrinaggi. “Gesto profetico” per giovedì 20 intitolato a san Giovanni Paolo II. Segno di carità per Gaza

 

Partirà il 17 novembre il pellegrinaggio della diocesi di Roma in Terra Santa. L’iniziativa, promossa dall’Opera romana pellegrinaggi in occasione dell’80° anniversario della sua fondazione, vedrà la partecipazione del cardinale vicario Agostino Vallini. Insieme a lui, il vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, e monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente dell’Orp, che guiderà i partecipanti negli otto giorni di preghiera e solidarietà. Il pellegrinaggio partirà da Nazareth e, passando attraverso il Lago di Tiberiade e Betlemme, culminerà a Gerusalemme.

Cuore pulsante dell’iniziativa, che si concluderà il 24 novembre, sarà il «Cammino internazionale di pace “Giovanni Paolo II”» da Betlemme a Gerusalemme, in programma per il 20 novembre, organizzato in collaborazione con l’Ufficio nazionale israeliano del turismo. Il cammino, intitolato a san Giovanni Paolo II in quanto testimone di pace per eccellenza nel mondo, sarà il “gesto profetico” dell’Orp per il 2014. «L’iniziativa di pellegrinaggio e preghiera, nata dall’esperienza della Maratona della pace – spiegano infatti dall’Orp -, vuole essere un vero e proprio cammino che coinvolge il maggior numero di uomini, donne, giovani, bambini e anziani, di diverse nazionalità».

Risale al 1991 la tradizione dell’Orp di realizzare gesti simbolici per ricordare l’impegno di pace nel mondo e la validità del messaggio evangelico. «Abbiamo scelto la Terra Santa per il nostro gesto profetico di quest’anno viste le vicissitudini degli ultimi mesi», spiega monsignor Andreatta, che nel dicembre del 2013 si è recato in pellegrinaggio a Ur, terra di Abramo, alla testa di una delegazione di sacerdoti e giornalisti. «Al Cammino seguirà, come completamento, un breve pellegrinaggio a Gaza – conclude il vicepresidente dell’Orp – proprio per andare in aiuto di quelle popolazioni martoriate dai conflitti» ed essere portatori di amore e solidarietà.

14 novembre 2014