Diocesi di Roma: il battesimo di 6 adulti illumina la Pasqua

I sacramenti impartiti durante la Veglia nella basilica di San Giovanni, presieduta dal cardinale De Donatis. I responsabili: «Momento molto importante»

La conoscenza di Dio e il desiderio di camminare alla sequela di Cristo e di aderire alla Chiesa. Questo ha motivato tre donne e tre uomini, di età compresa tra i 18 e 25 anni, che con i sacramenti dell’iniziazione cristiana si sono uniti alla comunità cristiana durante la Veglia pasquale presieduta nella sera del Sabato Santo, 3 aprile, dal cardinale vicario Angelo De Donatis nella basilica di San Giovanni in Laterano. Dopo due anni, si torna a impartire i sacramenti dell’iniziazione cristiana degli adulti nel giorno in cui la Chiesa celebra la risurrezione di Cristo. Lo scorso anno, infatti, in questo periodo l’Italia era in pieno lockdown e la pandemia costrinse la diocesi a posticipare la celebrazione al 29 giugno, nella solennità dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma.

I sei catecumeni che hanno ricevuto il battesimo e indossato la veste bianca sono Giuseppe Panajot, giovane di origini albanese formatosi nel Centro vocazionale della diocesi sotto la guida di don Fabio Rosini; Pamela Wenddy e Jean Carlos, appartenenti alla missione cattolica latino-americana a Roma; Marie Rose e Aminata Agnes, due sorelle di 18 e 20 anni provenienti dalla Repubblica di Guinea, che hanno fatto il loro cammino di formazione con i padri salesiani nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Castro Pretorio, e Marco Marcello, giovane romano appartenente alla parrocchia San Nicola di Baria Ostia. Quello vissuto nella cattedrale di Roma è «stato un momento molto importante per vari motivi», affermano don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, e suor Pina Ester De Prisco, responsabile del Servizio per il catecumenato del Vicariato. I catecumeni e battezzati, che la tradizione cristiana ha definito “illuminati” per l’adesione a Cristo-Luce, «hanno avuto un percorso articolato – raccontano don Andrea e suor Pina -. Come anche gli altri che sono stati battezzati nelle parrocchie di provenienza, sono all’inizio della vita cristiana e non è stato semplice vivere con tutte le restrizioni imposte per arginare il diffondersi del coronavirus. Nonostante tutto hanno cercato di andare avanti e rimodularsi in base a ciò che gli veniva chiesto».

Per tanti il cammino di preparazione ai sacramenti è coinciso con le difficoltà socio-economiche scaturite dall’emergenza sanitaria. «Non pochi i giovani che hanno perso il lavoro – proseguono -. Alcuni hanno anche profondamente sofferto la solitudine non avendo la famiglia in Italia; altri hanno avuto momenti di scoraggiamento rispetto alla scelta intrapresa, ma nonostante la criticità della situazione tutti sono andati avanti». Nei colloqui con i responsabili dell’organismo diocesano è più volte emersa da parte dei ragazzi «la certezza di avere vicino Gesù, che li ha guidati attraverso le vicende della vita e che li ha condotti fin qui». Marie Rose e Aminata Agnes hanno raggiunto la mamma in Italia poco più di due anni fa. Il padre era musulmano ma ha sempre permesso alla moglie cattolica e alle figlie di frequentare la chiesa. Le due sorelle avevano già frequentato il catechismo in Guinea ma dopo aver sperimentato la condivisione e la comunione nella comunità salesiana hanno deciso di battezzarsi. Sono state preparate da una giovane coppia di sposi, Carlo Calabrò e Giulia Napoli, che a loro volta stavano frequentando il corso prematrimoniale.

Il cammino di formazione di due anni è stato anche per i catechisti «l’occasione per riscoprire la grazia dei sacramenti – spiegano -. È stato particolarmente emozionante toccare con mano il desiderio delle due sorelle di abbracciare la fede cristiana. Nella loro semplicità e timidezza le ragazze sono state per noi una grande testimonianza dell’opera di Dio. In questi anni il Signore ci ha parlato anche attraverso di loro». Don Andrea e suor Pina rimarcano come sia stato «fondamentale e ammirevole» in questi mesi il lavoro e la creatività dei parroci e dei catechisti che sono riusciti a trovare modi e tempi per continuare gli incontri di preparazione al battesimo. Il percorso di formazione è scandito da vari riti che completano la preparazione spirituale e catechistica dei catecumeni e in particolare dai cosiddetti «scrutini» che si svolgono solitamente nella III, la IV e la V domenica di Quaresima. Il Servizio diocesano per il catecumenato ha accompagnato i ragazzi in questo cammino inviando loro dei video che spiegavano la formazione nel dettaglio.

6 aprile 2021