Difficoltà sui prestiti? Non cercare altra liquidità

La normativa sulla sospensione dei mutui: esclusi quelli contratti per scopi diversi dall’acquisto di casa. Buona regola: farsi aiutare. L’esperienza delle Fondazioni antiusura

Cosa succede quando si ha difficoltà a ripagare un prestito? Come detto in precedenza occorre in primo luogo non lasciarsi trasportare dalla paura assumendo il principio per il quale se le difficoltà sono oggettive e non dipendono esclusivamente dalla nostra volontà anche il creditore ha interesse a trovare un accordo per venire incontro alle esigenze del debitore. Non nascondere la difficoltà è la prima regola immediata da applicare; individuare delle possibilità di soluzione con l’agenzia che ci ha permesso di accedere al finanziamento che attraverso una rimodulazione del credito adattino il piano di ammortamento, cioè il periodo e l’importo rateale pattuito per la restituzione, alla condizione attuale.

Molto spesso possono insorgere difficoltà lavorative, una emergenza di salute, una priorità improvvisa che determina una riduzione del reddito disponibile o un aumento delle spese essenziali. Anche nel caso dei mutui ipotecari, garantiti dal bene immobiliare presso cui si abita, vi sono delle possibilità di sospendere per un periodo massimo di 18 mesi il pagamento della quota capitale, riducendo in questo modo il costo mensile alla sola componente ricavabile dall’interesse applicato (se a tasso variabile quello al momento applicato o, se a tasso fisso, quello inizialmente introdotto – ricordiamoci appunto che le rate mensili nel piano di ammortamento classico, detto “alla francese”, sono sempre composte da una quota capitale, che restituisce progressivamente quanto è stato prestato, e da una quota di interesse, che varia nel tempo riducendosi via via per effetto della riduzione stessa del capitale che ogni mese viene restituito).

scelta del mutuo, economia, educazioene finanziariaLa normativa che concede la possibile sospensione dei mutui in particolari situazioni di comprovata difficoltà (Legge 27 dicembre 2013, n. 147) si fonda sul cosiddetto Fondo Gasparrini e nelle leggi di bilancio annuali dello Stato vengono introdotte o rinnovate le norme che regolano l’accesso al Fondo e, di conseguenza, alla concessione della sospensiva. Una regola su tutte però concede questo beneficio solo a coloro che attraverso il mutuo hanno acquistato la casa, escludendo in questo modo dalla sospensiva i mutui cosiddetti “di liquidità”, cioè quelli in cui si è ottenuto del denaro per scopi diversi dall’acquisto dell’abitazione concedendo come garanzia l’immobile di cui si è già proprietari.

La seconda regola fondamentale da rispettare nel caso di difficoltà è di non cercare altro denaro! Molto spesso il timore di non riuscire a ripagare spinge le persone a cercare nuova liquidità presso altri finanziatori. Ma immaginare di pagare un debito con un altro debito è un pericoloso errore che rischia di portare le famiglie dentro una spirale di sovraindebitamento molto complicata da gestire. Ricordiamoci soprattutto che gli impegni finanziari non dovrebbero mai superare il valore massimo di un terzo del reddito disponibile. In modo particolare per le famiglie che già pagano un mutuo o che sono in affitto quell’importo deve potersi considerare nel complessivo carico finanziario da sostenere. Molte volte non è facile, le esigenze sono sempre maggiori e si arriva a sconfinare. Ma occorre fare molta attenzione a quali siano le necessità per le quali stiamo caricando la famiglia di impegni a medio termine, a volte anche decennali. Torniamo così, come spesso ci accade di fare, a richiamare la logica del Bilancio familiare e delle scelte di spesa, di consumo e di risparmio consapevoli, riflettute, pianificate e per quanto possibile maturate in seno alla famiglia in ordine al loro grado di impegno.

consulenza, credito, prestito, banca, debitoUna terza regola da tenere a riferimento è certamente quella di farsi aiutare. In Italia non disponiamo di agenzie non finanziarie dove affrontare le difficoltà legate agli impegni finanziari. Diversamente, l’esperienza è molto più diffusa in molti Paesi europei, soprattutto dell’area continentale – i cosiddetti Debt Advice (Consulente sul debito o Aiuto ai debitori) – e viene svolta da organizzazioni del terzo settore non interessate agli utili del mercato, che servono ad orientare sia l’accesso al credito sia la gestione delle eventuali difficoltà potendo svolgere, se necessario, le mediazioni con i creditori per favorire soluzioni che trovino un accordo tra le parti.

L’esperienza delle Fondazioni antiusura in Italia, benché nominalmente sembrino orientate a combattere il fenomeno, tutto italiano, dell’usura agendo accanto agli organi di Polizia, in realtà svolgono esattamente una funzione importante soprattutto sul piano preventivo e dell’orientamento all’uso appropriato degli strumenti finanziari, fronteggiando le situazioni di sovraindebitamento e la non bancabilità dei soggetti, fattori che rappresentano in modo dimostrato l’anticamera o l’humus socio-economico dentro il quale agisce la seduzione del mercato illegale. La Fondazione Salus Populi Romani nella diocesi di Roma rappresenta questo punto di approdo che può offrire consulenza, orientamento e aiuto gratuitamente a tutti coloro che desiderano avere maggiori informazioni circa gli strumenti finanziari o si trovano in difficoltà nella gestione degli impegni già presi e necessitano per questo di un aiuto.

28 aprile 2023