Di Tolve: «Vengo con umiltà»

Il saluto del vescovo consacrato a Milano da Delpini, al termine della celebrazione: il “grazie” a educatori e seminaristi del Maggiore, del quale sarà rettore

«Vengo con umiltà e con desiderio di servizio». Sono parole di lode e di ringraziamento quelle che il vescovo Michele Di Tolve ha rivolto a Dio e alla Chiesa nel suo saluto, al termine della solenne celebrazione di ordinazione episcopale con la quale è stato chiamato «a partecipare della compassione» del Signore. La comunità cristiana, ha detto il presule, è stata lo strumento mediante il quale ha «compreso che la vita è vocazione, cioè chiamata a fare esperienza della tenerezza» del Padre.

Un grazie particolare è andato alla Chiesa di Roma, a cui il Papa, «tenerissimo padre ed esigente maestro», lo ha inviato per compiere la sua missione «con comunione sincera», ma anche alla Chiesa ambrosiana, «a cui devo tutto». Da qui, il ricordo di Di Tolve del suo «servizio vissuto nella gioia» sia nelle parrocchie come vicario che come parroco, sia quale rettore del Seminario arcivescovile, lo stesso in cui si è formato. Sentito poi il ringraziamento del nuovo ordinato «agli educatori e ai seminaristi del Pontificio Seminario Maggiore di Roma», del quale sarà rettore. «Vengo in mezzo a voi con umiltà – ha detto Di Tolve -, con il desiderio di conoscervi e di mettere a servizio la mia vita perché Cristo abiti nel vostro cuore» poiché «questa è la strada per diventare pastori che hanno un cuore ardente, come il nostro co-patrono di Roma san Filippo Neri».

4 settembre 2023