Delegazione salesiana in Ucraina per portare vicinanza e solidarietà

Tra le tappe, la visita alla casa-famiglia salesiana di Leopoli e quella a “Mariapolis”, il villaggio di container che da un anno e mezzo accoglie 950 sfollati, di cui più di 300 minori

Iniziata il 1° aprile la visita in Ucraina di una delegazione della Procura missionaria salesiana “Missioni Don Bosco” di Torino e della ong salesiana Volontariato internazionale per lo sviluppo (Vis), che si concluderà domenica 7 aprile. L’obiettivo: portare la vicinanza dell’Italia ai salesiani, ai volontari e alla popolazione del Paese ancora sotto il tiro dell’azione militare russa.

Ne dà notizia l’agenzia salesiana di informazione Ans, evidenziando che si tratta di una solidarietà che si esprime fin dall’inizio della guerra, in coordinamento con gli altri enti salesiani italiani di solidarietà internazionale, e che ora vede una fase di verifica e nuova progettazione. Fanno parte della spedizione, per Missioni Don Bosco, il presidente don Daniel Antúnez e la fotoreporter Ester Negro; per il Vis, la presidente Michela Vallarino, don Luca Barone del Comitato esecutivo, membro della Sede centrale salesiana di Roma, e gli operatori Alberto Livoni e Riccardo Giannotta.

«Per noi è difficile condividere le sensazioni di queste prime giornate», ha confidato ad Ans don Barone. Ha raccontato, in particolare, della visita alla «casa-famiglia salesiana di Leopoli, con bambini, la maggior parte dei quali orfani di guerra, la squadra di calcio dei soldati mutilati e la testimonianza di Konstiantyn, il loro capitano, che ha perso la gamba sul fronte e che, con e per la sua famiglia, cerca nello sport una riabilitazione anche psicologica; il cimitero creato ex novo per i soldati deceduti, tutti giovanissimi, con centinaia e centinaia di tombe addobbate con la bandiera giallo blu; la normalità della quotidianità delle persone ricavata tra un allarme e l’altro in un contrasto continuo». E ancora, la «visita a “Mariapolis”, il villaggio di container che dà accoglienza, da un anno e mezzo, a circa 950 sfollati, di cui più di 300 minori».

Nelle giornate rimaste, la delegazione prosegue il suo viaggio, con l’obiettivo di raggiungere, a seconda delle condizioni della guerra, la Capitale Kiev, per portare anche qui solidarietà alla comunità salesiana operante in quella zona del Paese.

5 aprile 2024