Decreto Cutro: tensioni nella maggioranza

Modificato l’emendamento sulla protezione speciale per i rifugiati. Reintrodotto il riferimento al rispetto dei trattati internazionali, fatto eliminare dalla Lega

Cresce la tensione, nella maggioranza, sulla questione migranti. Al centro, il decreto Cutro, sul quale, dopo una nuova modifica del testo, l’Aula di Palazzo Madama ha approvato l’emendamento relativo alla stretta alla protezione speciale per i rifugiati, che era stato prima riformulato e poi accantonato. Reintrodotto invece – anche con l’intervento di Palazzo Chigi – il riferimento al rispetto dei trattati internazionali a cui l’Italia è obbligata, che la Lega aveva fatto eliminare. Una scelta motivata dalla volontà di evitare i rischi di incostituzionalità che avrebbero portato il presidente della Repubblica a non firmare il provvedimento. Fonti parlamentari riferiscono che la Lega avrebbe alzato la posta chiedendo, e ottenendo, di eliminare nell’emendamento sulla protezione speciale qualsiasi riferimento ai trattati internazionali che sovrintendono a questa misura. Un dato, questo, che ha alzato la tensione con Fratelli d’Italia e messo in allarme il governo, dopo le interlocuzioni dei giorni scorsi tra Palazzo Chigi e Quirinale. Di qui la scelta di riformulare l’emendamento incriminato per reintrodurre il riferimento a questi trattati.

Sulla gestione dei flussi migratori, le Regioni chiedono intanto un incontro al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a quello della Protezione civile Nello Musumeci e al commissario per la gestione dell’emergenza migranti Valerio Valenti, chiedendo, in Conferenza delle Regioni, di essere coinvolti con un dialogo sui vari aspetti del decreto Cutro e sui suoi emendamenti. Tra questi, quello delle Lega che dispone lo stop ai corsi di lingua italiana e ai servizi di orientamento legale e al territorio per i migranti ospiti dei centri di accoglienza.

20 aprile 2023