De Donatis: la lettera del Papa «testimonianza di paternità»

«Dono prezioso al compimento del cammino pasquale». «Ci invita a guardare al futuro con quella fiducia che nasce dallo sguardo di fede»

«Un dono prezioso che giunge al compimento del cammino pasquale, ai primi Vespri della Solennità della Pentecoste, in cui riviviamo l’effusione dello Spirito sulla Chiesa nascente». Con queste parole il cardinale vicario Angelo De Donatis definisce la lettera inviata da Papa Francesco alla sua diocesi in occasione della Pentecoste. «Le siamo riconoscenti – prosegue il cardinale nella sua risposta del 31 maggio – per la testimonianza di paternità e di vicinanza nei confronti di noi sacerdoti e del popolo santo fedele di Dio che ha dimostrato anche in questo difficile tempo di pandemia. Abbiamo trovato grande conforto e sostegno nel poter pregare con Lei e nell’ascoltarLa spezzare il pane della Parola nella Messa quotidiana e nelle catechesi settimanali. Nel silenzio assordante delle nostre strade e delle nostre piazze, le Sue parole e i Suoi gesti di portata profetica, hanno risuonato nel mondo intero trasmettendo speranza e fiducia anche a tanti non credenti».

«Santo Padre, a nome del Consiglio Episcopale e di tutti i presbiteri della Chiesa di Roma – scrive De Donatis nella lettera pubblicata integralmente sul sito della diocesi di Roma – intendo esprimerLe un sincero ringraziamento per la lettera indirizzata ai sacerdoti della nostra Diocesi, perché “tutte queste cose” che Lei “ha pensato e sentito durante questo tempo di pandemia”, le ha volute “condividere fraternamente” con noi».

Rievocando la meditazione del 27 marzo scorso, pronunciata da Papa Francesco sul sagrato della basilica di San Pietro, il cardinale riprende il racconto biblico della barca in balia della tempesta. «Al timone di questa imbarcazione, agitata dalle onde – si legge infatti –, oltre alla presenza del Maestro, abbiamo riconosciuto la guida paterna e rassicurante del Successore di Pietro che ci ha confermato nella fede in un momento di disorientamento. Grazie per aver raccolto le confidenze, gli sfoghi e le richieste dei nostri presbiteri e per averle presentate al Signore nella Sua preghiera di supplica e di ringraziamento. Grazie Santità, perché ci invita a guardare al futuro con quella fiducia che nasce dallo sguardo di fede».

1 giugno 2020