De Donatis: giornalisti, vivere la professione come vocazione

La celebrazione per i comunicatori a Santa Maria in Montesanto nella memoria liturgica di san Francesco di Sales

Nel giorno in cui la Chiesa fa memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, scrittori, autori e di tutti i comunicatori, il cardinale vicario Angelo De Donatis ha invitato i giornalisti del Lazio «a prendere parte attivamente al cammino sinodale» della Chiesa, iniziato il 10 ottobre scorso, collaborando con le proprie comunità parrocchiali e aiutandole a leggere le realtà territoriali. «Camminiamo insieme in questa fase delicata e dedicata all’ascolto, sostenendoci nell’intercettare le voci, le storie e le esperienze di persone che rischieremmo di non raggiungere e ascoltare», ha detto il porporato durante la Messa svoltasi questa mattina, 24 gennaio, nella basilica di Santa Maria in Montesanto, nota a tutti come la Chiesa degli Artisti.

La liturgia, organizzata a 400 anni dalla morte di san Francesco di Sales (morto il 28 dicembre 1622 a Lione, in Francia), è stata promossa per la prima volta dall’Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma e dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio. E proprio oggi è stato diffuso il messaggio del Papa per la 56esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che quest’anno ha per tema “Ascoltate!” e sarà celebrata in maggio.

messa per i giornalisti, 24 gennaio 2022Ascoltare «è la sfida che Papa Francesco lancia al mondo della comunicazione “chiedendo di reimparare ad ascoltare», ha rimarcato il cardinale vicario, il quale ha ringraziato i giornalisti «per l’impegno, il coraggio e la generosità dimostrati nei periodi più pesanti della pandemia, garantendo sempre il servizio dell’informazione». Incoraggiandoli a «vivere la professione come una vocazione, una chiamata al servizio della verità, senza stancarsi», il vicario del Papa per la diocesi di Roma ha suggerito di trovare conforto proprio nelle parole di san Francesco di Sales per superare le fatiche e le difficoltà che si possono riscontrare quotidianamente nel lavoro. Nei “Trattenimenti spirituali”, una raccolta di consigli ed esortazioni rivolti dal santo alle suore della Visitazione, il patrono dei giornalisti scriveva che «non è per la grandezza delle nostre azioni che noi piaceremo a Dio ma per l’amore con cui le compiamo».

Guido D'Ubaldo, messa per i giornalisti, 24 gennaio 2022Tanti i giornalisti che hanno partecipato alla celebrazione eucaristica, da volti noti della televisione ai colleghi della carta stampata, delle agenzie di stampa e della radio. «Credenti e non, cattolici e appartenenti ad altre confessioni» che hanno voluto condividere «un momento di spiritualità nel senso più ampio del termine», ha affermato il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo, insediatosi da poco più di due mesi. Una spiritualità, ha aggiunto, «tanto più necessaria, indispensabile» a chi esercita la professione giornalistica «in una città come Roma, che non si può capire, né vivere a fondo, senza coglierne la dimensione spirituale». L’auspicio di D’Ubaldo è che la Messa per i giornalisti nel giorno di san Francesco di Sales «si trasformi in un appuntamento ricorrente». Infine il ricordo di David Sassoli, già presidente dell’Europarlamento e volto storico del Tg1 morto l’11 gennaio. Quindici anni fa Sassoli, all’epoca presidente dell’Associazione Stampa Romana, firmò la prefazione del volume “Giornalisti abbiate coraggio: i messaggi di Giovanni Paolo II al mondo della comunicazione, 1979-2005” che raccoglieva i messaggi del Papa polacco per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. «Una tradizione che vorremmo riprendere l’anno prossimo – ha detto D’Ubaldo – anche in memoria di David, raccogliendo e pubblicando i messaggi di Papa Francesco».

Con De Donatis hanno concelebrato monsignor Walter Insero e don  Stefano Cascio, rispettivamente direttore e addetto dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma; padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica; don Pablo Castiglia, segretario particolare del cardinale vicario; padre Ercole Ceriani, rettore di Santa Maria dei Miracoli.

24 gennaio 2022