De Donatis alla Gregoriana: «Lo studio, strumento dell’azione evangelizzatrice della Chiesa»»

Il cardinale vicario ha presieduto la Messa di ringraziamento per la chiusura dell’anno accademico dell’ateneo, dove studiano 2.754 persone di 124 Paesi

Un invito a essere discepoli missionari quello rivolto ieri sera, lunedì 27 maggio, dal cardinale vicario Angelo De Donatis agli studenti della Pontificia Università Gregoriana. L’occasione: la Messa di ringraziamento per la chiusura dell’anno accademico dell’ateneo le cui basi furono poste da Ignazio di Loyola, fondatore della Compagni di Gesù, che nel 1551 istituì il Collegio Romano. «Non considerate questo tempo di ascolto, di conoscenza e di approfondimento accademico solo come un tempo di preparazione teorica – ha detto il porporato durante l’omelia -: siete già discepoli missionari, siete animati da un’importante chiamata sulla vostra vita che vi ha fatto lasciare la vostra famiglia, il vostro Paese, le vostre comunità e le vostre comodità per portare l’annuncio della misericordia del Signore. Sentitevi accolti come membra vive appartenenti al popolo di Dio che testimonia il Vangelo della tenerezza in questa nostra città di Roma».

Accanto al cardinale, come concelebranti, oltre al rettore padre Nuno da Silva Gonçalves, il vicerettore accademico padre Hans Zollner, padre Lino Dan, vicerettore amministrativo, e padre James Grummer, superiore della comunità dei Gesuiti della Gregoriana. Alla liturgia, tenutasi nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, erano presenti, insieme ai rappresentanti diplomatici di diversi Paesi,  un centinaio di sacerdoti studenti. Proprio questi ultimi sono il gruppo più consistente degli iscritti alla Gregoriana, frequentata complessivamente da 2.754 persone provenienti da 124 Paesi e suddivisi in sei facoltà, due istituti e sei centri di formazione. La maggior parte del 1.270 sacerdoti svolgono servizio pastorale nelle cappellanie e nelle parrocchie di Roma mentre numerosi laici – 593 in tutto quelli iscritti all’ateneo – sono impegnati in catechesi, oratori, gruppi giovanili e associazioni di volontariato. Dopo l’Italia, la nazione più rappresentata è l’India, con 145 studenti.

«Incoraggiati dall’insegnamento di Papa Francesco siete chiamati a offrire il vostro prezioso contributo per la riforma della Chiesa – ha aggiunto il vicario, che proprio alla Gregoriana ha compiuto gli studi teologici -. Accogliete l’invito alla conversione pastorale missionaria come indicato nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium che può realizzarsi solo in chiave autenticamente sinodale». Il porporato ha sollecitato quindi gli universitari a non permettere che la stanchezza e l’ansia per gli esami imminenti «rubino la gioia della consapevolezza di essere chiamati come discepoli. Penso a questo vostro tempo di studio e formazione come a un “kairos” – ha proseguito – in cui siete già stati chiamati mediante la vostra testimonianza a prendere parte attiva a una nuova tappa dell’azione evangelizzatrice della Chiesa. Comunicate anche con le parole quanto nello studio e nella meditazione scoprite del volto di Cristo. L’approfondimento accademico sia radicato in una profonda esperienza ecclesiale». Infine il porporato ha esortato i docenti e gli studenti stranieri a sentirsi «accolti con amore nella nostra città e inseriti nella nostra comunità ecclesiale».

A tal proposito il rettore padre Nuno da Silva Gonçalves ha evidenziato che la vocazione della Gregoriana è quella di essere «l’università delle nazioni ma questo sguardo universale nulla toglie al nostro inserimento nella città e nella chiesa di Roma. Siamo anche al servizio della Chiesa che è a Roma – ha evidenziato – e mi rallegra vedere la presenza di molti romani nei nostri percorsi accademici, come nelle attività pomeridiane o serali aperte alla città. Per noi essere a Roma non è un semplice dato geografico. Nella città di Pietro e Paolo siamo nel cuore del mondo cristiano, in contatto ravvicinato con la nostra storia e identità, e questo contesto ecclesiale è parte integrante del percorso formativo dei nostri studenti».

28 maggio 2019