De Donatis al meeting del Rinnovamento: «Nulla è come prima»

Il cardinale ha aperto l’Alleluja! International Web Meeting, con l’atto di affidamento a Maria, «regina del web», nel giardino della sede del movimento

La crisi legata alla pandemia, causa di forti ripercussioni economiche e sociali, «rappresenta un momento opportuno nel quale il Signore agisce, dà appuntamento alla sua Chiesa per offrire a tutti una possibilità di rinascita. È un terreno buono, arato dal Signore apposta per noi. Speriamo di non sciuparlo». Con questo auspicio il cardinale vicario Angelo De Donatis ha aperto sabato pomeriggio, 26 settembre, l’“Alleluja! International Web Meeting”, incontro di preghiera e di evangelizzazione promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo per la prima volta in modalità telematica. Set dell’evento, il cui titolo “Alleluja” è l’acclamazione che chiude il libro dei Salmi, il giardino della sede nazionale del movimento, in via degli Olmi, dove il cardinale vicario ha recitato l’atto di affidamento dall’edicola della Madonna e la dedicazione della stessa alla “Vergine dalle mani alzate”, speciale titolo con il quale «san Giovanni Paolo II, nel 2002, affidò il Rinnovamento nello Spirito alla Madre di Dio», ha ricordato Salvatore Martinez, presidente del movimento carismatico.

La pioggia che per tutto il pomeriggio si è abbattuta su Roma ha concesso una tregua mentre il porporato pronunciava l’atto di affidamento a Maria «regina del web, Madre che veglia sul nostro essere fraternamente connessi. Nel tempo del Covid-19 – si legge nel testo della preghiera – rendici apostoli appassionati della nuova evangelizzazione, capaci di trovare nuove vie alla diffusione del Vangelo». Le norme varate per prevenire e gestire l’emergenza epidemiologica hanno imposto una «conversione digitale che deve essere integrativa e non sostitutiva delle prassi comunitarie per evangelizzare», è stato ricordato all’inizio dell’incontro, al quale si sono iscritte oltre 20mila persone appartenenti ai cenacoli, ai gruppi e alle comunità del Rinnovamento. «Non semplici spettatori bensì tutti inseriti in una nuova, gigantesca “rete”, per diventare pescatori di uomini», ha rimarcato Martinez.

Nel suo saluto introduttivo il cardinale vicario si è concentrato sul delicato periodo che il mondo sta attraversando e sui mesi di lockdown. Ha ricordato il «silenzio delle strade vuote interrotto dal suono delle sirene, i bollettini quotidiani dei morti come in tempo di guerra, il senso di angoscia di chi si è ritrovato solo, senza lavoro».  Un periodo cupo ma allo stesso tempo proficuo perché ha fatto «riemergere domande di senso». E se sono «pochi quelli che sono ritornati in questi mesi a celebrare l’Eucaristia, moltissimi sono quelli che ascoltando il richiamo di Dio si sono messi spiritualmente in cammino», ha aggiunto il porporato, invitando a incontrare «questi nuovi “compagni di popolo”» e tutti quelli che «si sono rinchiusi e isolati e non hanno neppure la forza di uscire». Grazie anche all’ausilio della tecnologia, strumento indispensabile in questi mesi, ci sono «segni di ripartenza ma nulla è come prima», ha detto il porporato, accennando anche ai giorni che ha trascorso in ospedale perché egli stesso contagiato dal coronavirus. «Per quanto ci sforziamo di dimenticare e rimuovere quello che abbiamo vissuto, in realtà ce lo stiamo portando dentro – ha concluso -. Sentiamo un desiderio spasmodico di respirare, uscire, incontrarci e abbracciarci. Dobbiamo farlo in una maniera nuova, con una consapevolezza nuova».

Tra momenti live e la trasmissione di contenuti video registrati, sul palco dell’“Alleluja! International Web Meeting” si sono alternati autorità ecclesiali della Chiesa cattolica, leader della società civile, imprenditori e testimoni di altre confessioni religiose.