Ddl Zan, Baturi (Cei): «Sempre prima la persona»
Il neo eletto vicepresidente per l’area Centro ha risposto alle domande dei giornalisti. «Confronto franco e libero su temi fondanti come quello dell’identità»
Nel corso della seconda conferenza stampa dell’Assemblea generale della Cei – in corso fino a domani, 27 maggio, all’Hotel Ergife -, è stato il neoeletto vicepresidente per l’area Centro Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari, a rispondere alle domande dei giornalisti sul ddl Zan. «Sempre prima la persona», ha detto, ricordando i principi fondanti contenuti nei due comunicati emessi dalla presidenza della Cei sul disegno di legge in questione.
Si tratta, ha spiegato il presule, di principi che «riguardano tre grandi questioni: la difesa della persona contro ogni violenza e discriminazione, perché la persona viene sempre prima di ogni possibile riduzionismo e caratterizzazione e merita assoluto rispetto; la tutela amplissima della pluralità di opinioni e la libertà di esprimerle, senza paura di meccanismi sanzionatori che potrebbero generare intolleranza; il confronto franco e libero su temi portanti come quello dell’identità, su cui il legislatore è chiamato ad intervenire al termine di un percorso di dibattito che deve avvenire soprattutto nella società». Nelle parole dell’arcivescovo, «si tratta di principi che dovranno comporsi e che convergeranno su una posizione certamente unitaria», l’auspicio.
26 maggio 2021