Ddl Zan, Bassetti: «La discriminazione non si combatte con l’intolleranza»

Il presidente della Cei commenta lo stop dell'Aula del Senato al testo del disegno di legge contro l'omotransfobia. «L'esito del voto conferma la necessità di un dialogo aperto, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire all’edificazione di una società più giusta e solidale»

Non ha dubbi il cardinale presidente della Cei Gualtiero Bassetti: «L’esito del voto al Senato sul ddl Zan conferma quanto sottolineato più volte: la necessità di un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire all’edificazione di una società più giusta e solidale». Nella giornata di ieri infatti, 27 ottobre, con 154 voti favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti – per un totale di 287 votanti su 315 -, il Senato si è espresso a favore della cosiddetta “tagliola” chiesta da Lega e Fratelli d’Italia sul disegno di legge contro l’omotransfobia, approvando quindi il non passaggio all’esame degli articoli del ddl, che quindi si blocca definitivamente. Ora dovranno passare almeno 6 mesi prima che si possa presentare un nuovo testo sull’argomento.

La presidenza della Cei aveva già espresso perplessità sul testo con due note, diffusa il 10 giugno 2020 e il 28 aprile 2021, «condivise da tante voci di diversa sensibilità», evidenziano dalla Cei in una nota diffusa nel pomeriggio di ieri. Il nodo critico è la controversa nozione di identità di genere, che, nell’analisi dei vescovi italiani, poneva e pone tuttora una questione etica e culturale seria, che non può risolversi in banalizzazioni ideologiche. Non solo. «Il voto del Senato – sottolinea Bassetti – offre un’ulteriore considerazione nel segno del concetto stesso di democrazia: una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza. Tra l’approvazione di una normativa ambigua e la possibilità di una riflessione diretta a un confronto franco – aggiunge ancora il presidente dei vescovi -, la Chiesa sarà sempre a fianco del dialogo e della costruzione di un diritto che garantisca ogni cittadino nell’obiettivo del rispetto reciproco».

28 ottobre 2021