Ddl Cirinnà, netta contrarietà anche dal Forum famiglie

Il presidente Gianluigi De Palo: «È scritto male, apre alla pratica dell’utero in affitto, smentisce la Costituzione e non tutela la parte più debole»

Il presidente Gianluigi De Palo: «È scritto male, apre chiaramente alla pratica dell’utero in affitto, smentisce la Costituzione e non tutela la parte più debole»

All’indomani della riunione del direttivo, il Forum famiglie interviene nel dibattito in corso sul disegno di legge Cirinnà relativo alle unini civili, manifestando netta contrarietà. «Questo ddl – le parole del presidente Gianluigi De Palo – non piace a nessuna delle nostre associazioni e a milioni di famiglie italiane. È scritto male, apre chiaramente alla pratica dell’utero in affitto, smentisce la Costituzione italiana riguardo al matrimonio e non tutela mai la parte più debole». La conclusione: «Non si spacca il Paese per una legge di questo tipo».

Il Forum, con le sue 400 tra associazioni nazionali e locali, rappresenta circa 4 milioni di famiglie. Molte di loro prenderanno parte il prossimo 30 gennaio alla manifestazione di protesta indetta dal comitato “Difendiamo i nostri figli”. «Se in tante, in rappresentanza di milioni di persone, anche provenienti da molte delle nostra associazioni, decideranno di scendere in piazza il prossimo 30 gennaio – continua De Palo -, lo faranno perché sono seriamente preoccupate da quanto potrà accadere nel nostro Paese approvando questa legge. Se gruppi, associazioni e singole persone in questi mesi hanno organizzato eventi e dibattiti facendo sentire la loro voce, lo hanno fatto perché hanno a cuore la famiglia, cellula primaria della società».

Lo snodo, per il presidente del Forum, sta nel modo di intendere il ruolo dei più piccoli. «Quando i bambini da beneficiari di diritti diventano un diritto per chi non riesce ad averne – spiega – e il matrimonio diventa un’istituzione messa in secondo piano, c’è qualcosa che non va e stiamo smentendo nei fatti la Carta costituzionale».

20 gennaio 2016