Dall’Unione europea un ponte aereo umanitario verso l’Afghanitan

A bordo 100 tonnellate di materiale salvavita. Dall’Ue anche nuovi aiuti per potenziare la risposta al coronavirus e aiutare le vittime di conflitti

È partito ieri, 15 giugno, da Maastricht, nei Paesi Bai, con 100 tonnellate di materiale salvavita il ponte aereo umanitario organizzato dall’Unione europea, destinato a Kabul, Afghanistan. Un’iniziativa interamente spesata dall’Ue, nell’ambito dei ponti aerei verso le zone critiche del mondo. Non solo: l’Unione fornisce anche un nuovo pacchetto di aiuti di 39 milioni di euro per potenziare la risposta al coronavirus e aiutare le vittime di conflitti, sfollamenti forzati e calamità naturali in Afghanistan. «In questo momento difficile – dichiara il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič  – l’Ue continua a sostenere le persone più vulnerabili in Afghanistan. La pandemia di coronavirus pone sfide logistiche enormi per la comunità umanitaria, mentre il fabbisogno rimane elevato nelle aree critiche».

I progetti umanitari in Afghanistan mirano principalmente a fornire assistenza sanitaria di emergenza, ricoveri, assistenza alimentare, l’accesso all’acqua pulita e alle strutture igienico-sanitarie, oltre a vari servizi di protezione a sostegno delle donne e dei minori. Il meccanismo di risposta emergenziale finanziato dall’Unione aiuta inoltre le persone recentemente sfollate in tutto l’Afghanistan. Nel 2019 e nel 2020, stando ai dati forniti da Bruxelles, attraverso questo canale sono state soccorse 400mila persone in tutte le province del Paese.

16 giugno 2020