Dall’Unicef aiuti per oltre 350mila rifugiati ucraini in Polonia

Forniti kit di primo soccorso e attrezzature mediche, ma anche materiale scolastico e aiuti per l’apprendimento per 360mila bambini. «Il supporto deve proseguire»

Sono oltre 350mila i rifugiati ucraini accolti in Polonia che l’Unicef sta raggiungendo con aiuti per l’igiene, kit di primo soccorso e attrezzature mediche salvavita. L’Ufficio per la risposta all’emergenza in Polonia, costituito subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, informano del Fondo Onu per l’infanzia, ha fornito materiale scolastico, come penne, quaderni e aiuti per l’apprendimento – compresi 17mila dispositivi digitali -, a beneficio di 360mila bambini.

Al momento, l’Unicef sta distribuendo 10mila kit di primo soccorso, 4mila kit per l’igiene pubblica (1 kit è utile per 50 persone) e 80mila kit per l’igiene familiare (ogni kit è utile per una famiglia di 4 persone). La maggior parte sarà distribuita in 12 città in cui l’Unicef sta collaborando: Varsavia, Łódź, Białystok, Lublino, Danzica, Gdynia, Sopot, Poznań, Wrocław, Cracovia, Katowice e Rzeszów. Queste municipalità stanno distribuendo gli aiuti nelle scuole, negli asili, in centri di comunità e hub di supporto. Gli aiuti sono distribuiti anche nei centri di accoglienza collettiva per i rifugiati e in 7 centri di supporto “Blue Dot” in aree di transito molto frequentate, che forniscono un sostegno fondamentale alle famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina.

L’Unicef ha inoltre consegnato un’ambulanza a Rzeszów al Centro medico di transito, attrezzature per l’assistenza neonatale all’Università Clinica di Bialystok e all’Istituto della Madre e del Bambino, nonché apparecchiature per ecografie a un ospedale di Lublino. Acquistati anche 50mila vaccini contro la poliomielite e 5mila contro l’epatite A, oltre a 50mila siringhe per garantire una fornitura ininterrotta di vaccini essenziali in presenza di un aumento della domanda.

«Sono stato in diversi luoghi in Polonia e ho parlato con i bambini e le famiglie dell’Ucraina che si sono lasciati dietro tutto: le case, i propri effetti personali, i propri cari. Molti hanno bisogno di aiuti di base per ricominciare a vivere” – riferisce Rashed Mustafa, coordinatore dell’Ufficio dell’Unicef per la risposta all’emergenza in Polonia -. Il nostro supporto umanitario deve proseguire – aggiunge -, questi aiuti sono necessari, soprattutto in questi mesi più freddi. I bambini e le famiglie hanno bisogno di supporto anche per continuare a studiare e accedere a servizi di assistenza sanitaria e sociale». Mustafa lo ribadisce con forza: «Ogni bambino ha diritto a un’istruzione di qualità; tuttavia l’apprendimento richiede degli strumenti adeguati». La distribuzione di materiale scolastico e dispositivi digitali dunque «non andrà solo a beneficio dell’istruzione dei bambini, ma è necessaria per costruire solide fondamenta per un futuro migliore».

2 febbraio 2023