Dallo spazio la lezione di Paolo Nespoli per gli studenti della Cattolica

Il collegamento con l’astronauta Esa il 13 dicembre. Al centro, il tema della gestione del rischio, pilastro della sicurezza del settore aerospaziale

“Oltre l’alta affidabilità: rischio e sicurezza nel settore aerospaziale”. Gli studenti dell’Alta Scuola in Economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica di Roma ne parleranno venerdì 13 dicembre a partire dalle 16 nell’aula Lazzati del Polo universitario Giovanni XXIII del campus, in largo Francesco Vito, con Paolo Nespoli. L’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) sarà docente speciale in una lezione sul “risk management” come pilastro della sicurezza del settore aerospaziale e dei fattori che hanno reso questo settore tra i più sicuri, a conclusione della quinta edizione del Master Executive in “Risk management: decisioni, errori e tecnologie in medicina” dell’Altems. Gli astronauti infatti, spiegano dall’Alta Scuola, «affrontano  imprevisti ed errori cui va posto rapidissimo rimedio e che possono diventare una grande opportunità per imparare e per creare una vera cultura della sicurezza».

La lezione di Nespoli sarà introdotta dal direttore Altems Americo Cicchetti e da Claudio Grassi, vice preside della facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica. A moderare, Antonio Crucitti, direttore del master Altems in Risck management. Nell’occasionesarà presentata anche l’offerta formativa dell’Altems per il 2019-2020. Le conclusioni dell’evento sono affidate a Domenico Bodega, preside della facoltà di Economia dell’Università Cattolica. «Il mondo sanitario – afferma Cicchetti – può e deve ancora imparare dai settori cosiddetti ad “alta affidabilità” quali sono le sfide future della “patient safety”. L’organizzazione e il lavoro in team, i successi e i fallimenti di gruppo, il ruolo del leader, ma soprattutto il ruolo del gregario nella sicurezza, la tecnologia come una grande opportunità, ma anche come spreco e rischio se non governata, sono solo alcuni degli aspetti che verranno focalizzati nel corso di questo particolare occasione di confronto». Proprio per questo, spiega Crucitti, «il master in Risk management si è posto l’obiettivo di presentare alle diverse professioni sanitarie e non, che operano nell’ambito del Servizio sanitario nazionale ai vari livelli, le aree di applicazione, i metodi e le esperienze di gestione del rischio per favorirne una sua piena comprensione e una sua piena applicazione nelle proprie realtà lavorative».

10 dicembre 2019