Una crescita dell’1,4% «in termini reali». È la stima dell’Istat per il Prodotto interno lordo del Paese, contenuta nel rapporto su “Le prospettive per l’economia italiana nel 2018”, diffuso oggi, 22 maggio. Stando all’Istituto nazionale di statistica, «la domanda interna al netto delle scorte fornirebbe un contributo positivo alla crescita del Pil pari a 1,5 punti percentuali; l’apporto della domanda estera netta risulterebbe nullo e quello della variazione delle scorte marginalmente negativo (-0,1 punti percentuali)».

In una nota diffusa questa mattina si spiega che «l’aumento della spesa delle famiglie e delle Isp in termini reali è stimato in leggero rallentamento rispetto agli anni precedenti, con un incremento dell’1,2%. La crescita dei consumi continuerebbe ad essere supportata dai miglioramenti del mercato del lavoro». Secondo le stime fornite dall’Istat infatti, «le condizioni del mercato del lavoro registreranno un ulteriore miglioramento con un aumento dell’occupazione (+0,8% in termini di unità di lavoro) e una progressiva, ma lenta, diminuzione del tasso di disoccupazione (10,8%)».

L’attuale scenario di previsione, spiegano dall’Istituto nazionale di statistica, «è caratterizzato da alcuni rischi al ribasso rappresentati da una più moderata evoluzione del commercio internazionale e da un incremento più accentuato del prezzo del petrolio. Un effetto più incisivo dei provvedimenti a favore degli investimenti potrebbe invece costituire un ulteriore elemento di stimolo all’economia».

22 maggio 2018