Riguardo alla presenza del Papa, che «ha accettato con entusiasmo e si diverte molto con i ragazzi», il presidente del Pontificio Consiglio della cultura ha specificato che «è importante anche per far alzare il discorso verso temi alti». In ogni caso, ha concluso, questa iniziativa rappresenta «un’iniezione di speranza, oltre che una spina nel fianco degli adulti perché imparino che non è importante solo curare le ferite ma è necessario creare, perfino attraverso il gioco, i simboli, una apertura di orizzonti, la speranza che è strutturale al bambino».

È tornato sul tema della prevenzione anche il presidente del Senato Pietro Grasso, anche lui alla presentazione dell’iniziativa, secondo cui «eventi naturali ineluttabili, quali appunto i terremoti ed altre calamità in genere, pur nella loro imprevedibilità, rappresentano fenomeni con i quali alcuni Paesi come il nostro possono convivere». In particolare le istituzioni, ha proseguito, «hanno il compito di promuovere la diffusione nelle scuole di programmi di educazione civica, intesa non solo come il pur importante approfondimento dell’organizzazione della nostra società, ma anche di una modalità di approccio agli eventi naturali, rispettosa delle caratteristiche del territorio». E ha ricordato il progetto “Casa Italia”, incentrato «sulla necessità di programmare l’utilizzo del suolo e l’attività edilizia in maniera rispettosa dell’assetto geomorfologico del territorio».

Anche la stessa opera di ricostruzione «è spesso un’opportunità per migliorare, un’occasione per fare al meglio e garantire che le opere rimangano e offrano maggiore sicurezza», ha incalzato il presidente del Senato, lodando il lavoro svolto dagli operatori e dai volontari della Protezione civile, oltre che «delle forze armate, delle forze di polizia, dei Vigili del fuoco e di tutti i tutori dell’ordine e della sicurezza pubblica». Quindi ha auspicato che siano i giovani «a tutelare e valorizzare l’inestimabile patrimonio culturale e naturalistico del nostro Paese, nell’ottica di una rispettosa e diligente custodia volta a trasmetterlo intatto e, se possibile, ancor più valorizzato alle generazioni che seguiranno».

16 maggio 2017