Dalle pensioni alle bollette, le novità nella legge di bilancio

Interventi per circa 30 miliardi, di cui 12 solo nel 2022 dedicati al taglio delle tasse. «E saranno 40 nel triennio», promette il premier Mario Draghi

Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di bilancio, la cui bozza conteneva ben 185 articoli. Ci sono volute quasi quattro ore di riunione dell’esecutivo per dare il via libera a un provvedimento monstre che riguarda il fisco, il lavoro, le imprese, la riforma degli ammortizzatori, la sanità. Interventi per circa 30 miliardi, di cui 12 solo nel 2022 dedicati al taglio delle tasse. «E saranno 40 nel triennio», promette il premier Mario Draghi.

Per quanto riguarda le pensioni, tiene l’accordo raggiunto in cabina di regia della maggioranza: nel 2022 ci sarà Quota 102, con 64 anni di età anagrafica e 38 di contributi. Confermata la diminuzione dell’Iva sugli assorbenti e sui tamponi non compostabili: si passa dal 22% al 10%. Viene invece rinviato al 1° gennaio 2023 l’ingresso in vigore di plastic tax e sugar tax. Inoltre, la cassa integrazione per i lavoratori Alitalia viene prorogata al 2023. Oltre all’istituzione di Quota 102, viene rinnovata di un anno Opzione donna per chi ha 35 anni di contributi ma sale l’età anagrafica per la pensione: da 58 anni per le dipendenti e 59 per le lavoratrici autonome, la finestra scatta a 60 anni per le dipendenti e 61 per le autonome. Ancora, prorogata anche l’Ape social, al 31 dicembre 2022: la novità è che riguarderà altre otto categorie in più, che vanno ad aggiungersi alle quindici esistenti, come si legge nella bozza della legge di bilancio. Salta il vincolo attuale che destinava l’accesso dell’anticipo pensionistico ai disoccupati che avevano terminato la disoccupazione «da almeno 3 mesi».

Il finanziamento del Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere sale da 2 a a 52 milioni di euro a decorrere dal 2022. Inoltre, in via sperimentale per l’anno 2022 è riconosciuto nella misura del 50% l’esonero per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno. Arriva anche il Piano strategico nazionale per le politiche per la parità di genere. Riguardo al reddito di cittadinanza a decorrere dal 1° gennaio 2022 è «ridotto di una somma pari a 5 euro per ciascun mese a partire dal sesto mese di percezione del beneficio», si legge nella bozza della legge di bilancio. La riduzione non opera per i nuclei familiari composti esclusivamente da componenti non occupabili, «nonché per i nuclei familiari fino a quando tra i componenti sia presente almeno un soggetto minore di tre anni di età ovvero una persona con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti a fini Isee». Tra i paletti introdotti dalla manovra, i controlli di Inps e Comuni sui requisiti. Inoltre, dopo due rifiuti a offerte di lavoro il sostegno viene sospeso. Per la spesa del reddito di cittadinanza si autorizza un incremento di circa un miliardo all’anno fino al 2029.

Interventi anche contro il caro bollette. Per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022, Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, provvede a ridurre le aliquote degli oneri generali di sistema fino a 2 miliardi, importo trasferito alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 15 febbraio 2022. Nella legge di bilancio pure un fondo da otto miliardi da ripartire per tagliare il cuneo fiscale e sostenere le buste paga dei lavoratori e l’Irap, ma mancano dettagli sulla ripartizione. Ancora, prorogato il Superbonus, che arriva al 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, poi cala al 70% per quelle sostenute nel 2024 e al 65% per quelle nel 2025.  Esteso al 2022 il bonus facciate – per gli interventi anche di sola pulitura o tinteggiatura esterna per il recupero o restauro della facciata esterna degli edifici in ambito storico e residenziale -, che però cala al 60%, dal precedente 90%.

Diciannove, nella bozza della legge di bilancio, gli articoli destinati alla sanità. Si va dall’incremento del Fondo sanitario nazionale alle risorse per vaccini anti Sars-CoV-2, fino al finanziamento del Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale 2021-2023 e alla lotta contro i tumori. Attenzione anche ai giovani: per i 18enni con reddito Isee «non superiore a 25mila euro annui» è assegnata, «nel rispetto del limite massimo di spesa di 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, una Carta elettronica, utilizzabile per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro o di lingua straniera». Per i più piccoli infine, viene introdotto l’insegnamento curriculare dell’educazione motoria nelle ultime due classi della scuola primaria (quarta e quinta) con docenti forniti di idoneo titolo. L’introduzione è prevista per le quinte dall’anno 2022/2023 e per le quarte dall’anno 2023/2024. Il ministero dell’Istruzione viene autorizzato, si legge sempre nella bozza, a bandire i concorsi per la copertura dei posti necessari.

Per favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici è istituito nello stato di previsione del ministero dello sviluppo economico il Fondo per la transizione industriale, con una dotazione di 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022. Con le risorse del fondo possono essere concesse agevolazioni alle imprese, con particolare riguardo per quelle che operano in settori ad alta intensità energetica, per la realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico, il riutilizzo di materie prime e di materie riciclate, per la cattura, il sequestro e il riutilizzo della CO2. Ancora, viene istituito, nello stato di previsione del ministero della Transizione ecologica, un fondo rotativo, il Fondo italiano per il clima, con una dotazione di 840 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 con lo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nell’ambito degli accordi internazionali sul clima e tutela ambientale ai quali l’Italia ha aderito. Nasceranno al ministero della Transizione ecologica un Comitato di indirizzo e un Comitato direttivo. Rientrano nell’ambito operativo del Fondo i Paesi beneficiari di assistenza allo sviluppo ufficiale individuati dal Comitato di aiuto allo sviluppo dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e gli ulteriori Paesi individuati dal Comitato di indirizzo del Fondo, che è gestito da Cassa Depositi e Prestiti sulla base di apposita convenzione da stipulare con il ministero della Transizione ecologica che disciplina l’impiego delle risorse.

Nasce anche il Fondo per l’attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico e il rispetto degli impegni di riduzione delle emissioni assunti dall’Italia, con una dotazione pari a 50 milioni di euro nel 2023, 100 milioni di euro nel 2024, 150 milioni di euro nel 2025 e di 200 milioni di euro annui dal 2026 al 2035. Nello stato di previsione del ministero della Transizione ecologica è istituito un Fondo per il controllo delle specie esotiche invasive, con una dotazione finanziaria pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. Per potenziare il sistema di lotta agli incendi, anche boschivi, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, è autorizzata poi la spesa di 62 milioni di euro per l’anno 2022, 65 milioni di euro per l’anno 2023 e 70 milioni di euro per l’anno 2024 e 33 milioni di euro per l’anno 2025.
Anche il Fondo per la prevenzione del rischio sismico viene rifinanziato di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2029; le Regioni devono presentare un Piano degli interventi da realizzare nel limite delle risorse disponibili con il relativo cronoprogramma e i codici unici di progetto delle opere. Per l’assegnazione interviene apposita ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile nella quale sono indicate anche le modalità di monitoraggio degli interventi, termini per l’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti e le modalità di revoca.

29 ottobre 2021