Dalla Cei un documento per la ripartenza dell’anno pastorale

La sintesi dei laboratori ecclesiali sulla catechesi e gli “Spunti per un discernimento pastorale”, con alcune chiavi di lettura e piste da percorrere

«Iniziare processi, più che occupare spazi». Ci sono queste parole di Francesco nell’Evangelii gaudium al cuore del lavoro corale degli ultimi mesi nei Laboratori ecclesiali sulla catechesi. L’equipe dell’Ufficio catechistico nazionale, i direttori degli Uffici diocesani e regionali – con le loro rispettive equipe -, la Consulta nazionale, l’Azione cattolica e l’Agesci, insieme ad altri Uffici pastorali della Cei, hanno lavorato da maggio a luglio per scattare una «foto realistica della catechesi della nostra Chiesa italiana», “dal basso”, «da quanti cioè
operano con costanza e generosità sul campo».

Una sintesi di questo lavoro confluisce ora nel documento “Ripartiamo insieme“, proposto ai i vescovi, ai direttori degli Uffici catechistici e ai catechisti stessi, in prima linea nella fase di ripartenza del nuovo anno pastorale. A spiegarlo è il direttore dell’Ufficio Cei Valentino Bulgarelli: spunti di riflessione e piste da percorrere per una conversione ecclesiale che favorisca una maggiore aderenza alla vita delle persone e maggior efficacia nell’azione catechistica. « Se le immagini possono essere a volte non del tutto gradevoli, sono tuttavia vere – scrive nell’introduzione -. Nei mesi segnati dal lockdown la vita, quel percorso affascinante e misterioso che riguarda ciascuno di noi, ha riservato sorprese, sofferenze, disincanti, slanci e tante altre esperienze che non avevamo messo nel conto. Per i credenti e per tanti non credenti è stata l’occasione per porsi la domanda su Dio». Anche la Chiesa «si è interrogata sulle sue prassi, a cominciare dall’evangelizzazione, provando a restare aderente al reale per quanto questo possa apparire nuovo e disorientante».

La sfida, per tutti, è stata quella di «ascoltare la realtà, il punto di partenza di ogni catechesi».
Partendo da questa istantanea, l’equipe dell’Ufficio catechistico nazionale ha elaborato una riflessione che si è tradotta nel secondo testo del documento offerto alle diocesi: “Per dirci nuovamente cristiani. Spunti per un discernimento pastorale alla luce di At 11”. «Ci siamo chiesti quale luce potesse gettare la Parola di Dio sulla realtà appena descritta», riferisce Bulgarelli. Il risultato: un testo che «intende offrire alcune chiavi di lettura per decodificare il presente e soprattutto per decidere nuove vie evangeliche nel prossimo futuro. A noi – conclude il direttore dell’Ufficio Cei – sembra questo il tempo per una conversione ecclesiale, che consenta di trovare maggiore aderenza alla vita delle persone e maggior efficacia nell’azione catechistica. Alla libertà e alla creatività delle realtà ecclesiali locali suggeriamo quindi qualche pista da percorrere e qualche elemento utile al discernimento delle priorità pastorali».

7 settembre 2020