13.537.327 euro: questa la cifra stanziata dal Comitato per gli interventi caritativi nel Sud del mondo, che si è riunito nei giorni scorsi a Roma, ricavata dai fondi dell’8 per mille alla Chiesa cattolica. L’importo andrà a sostegno di 132 progetti: 75 in Africa, per un valore complessivo di 9.233.045 euro; 37 in America Latina, per 1.768.086 euro; 18 in Asia, finanziati con 2.223.784 euro; 2, infine, in Medio Oriente, per i quali sono stati stanziati 312.412 euro 2.

Gli ambiti di interesse vanno dalla lotta al disagio alla sanità, all’occupazione. In Angola, ad esempio, è stata finanziata la costruzione di una falegnameria, con fornitura di macchinari e con la formazione del personale per un gruppo di lavoratori locali nella diocesi di Mbanza Congo. Vi è poi un progetto finanziato in Burkina Faso, per migliorare le condizioni di vita della popolazione rurale nel distretto di Garango attraverso un corso di formazione rivolto ad operatori sanitari, educatori, insegnanti e famiglie, alle quali sono destinati stufe e servizi igienici. Il progetto prevede inoltre l’equipaggiamento di alcuni Centri di salute, la realizzazione di due nuovi pozzi ed il ripristino di altri due attualmente non funzionanti.

Ancora, in Camerun viene segnalato un progetto di imprenditorialità agro-pastorale e artigianale per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di 400 giovani disoccupati (sotto-qualificati, ragazze madri, scavatori di sabbia e conducenti di moto taxi): si prevede la creazione di cooperative e l’acquisto di equipaggiamenti per la produzione e di veicoli per il trasporto e la commercializzazione dei prodotti. Sempre in Africa, è stato finanziato un progetto sanitario per l’ospedale a Digsa in Eritrea, che prevede la trasformazione di alcuni locali già esistenti in un reparto di radiologia, con le apparecchiature necessarie e l’acquisto e l’invio di medicinali dall’Italia per un periodo di cinque anni. In Ecuador, invece, dove il fenomeno della dipendenza da alcool è molto diffuso, saranno finanziate la costruzione di un centro terapeutico di riabilitazione per alcoolisti e di una casa di accoglienza per ragazze madri: questo centro, oltre alle cure mediche, offrirà percorsi di sostegno umano e psicologico per una piena riabilitazione.

In Cambogia infine viene sostenuto un programma di assistenza sanitaria e formazione umana rivolto in particolare ai malati nella zona di Phnom Penh. Il progetto mira a dare assistenza sanitaria a tutti, ma soprattutto ai poveri e alle loro famiglie; cooperare con i dipartimenti provinciali di salute e con le relative strutture sanitarie per i residenti; sostenere e rafforzare le capacità di progettazione, la gestione e l’amministrazione.

29 settembre 2016