Dal Papa l’auspicio di una «soluzione politica» per la Siria
Nel saluto ai fedeli di lingua italiana, dopo l’udienza generale, l’appello e la preghiera per il popolo siriano. Il ricordo di Ucraina, Palestina, Israele e Myanmar
«Seguo ogni giorno con preoccupazione quanto sta avvenendo in Siria, in questo momento così delicato della sua storia. Auspico che si raggiunga una soluzione politica che, senza altri conflitti né divisioni, promuova responsabilmente la stabilità e l’unità del Paese». Al termine dell’udienza generale di questa mattina, 11 dicembre, in Aula Paolo VI, nel saluto ai fedeli di lingua italiana Papa Francesco ha fatto sentire la sua voce per dire la solidarietà e la vicinanza al Paese che vive una fase di svolta, dopo una guerra durata quasi 14 anni. «Prego, per intercessione della Vergine Maria, che il popolo siriano possa vivere in pace e sicurezza nella sua amata terra – ha aggiunto -, e che le diverse religioni possano camminare insieme nell’amicizia e nel rispetto reciproco per il bene di quella nazione, afflitta da tanti anni di guerra».
Prima di congedarsi dai fedeli riuniti nell’Aula Paolo VI, il pontefice ha detto ancora: «Penso sempre alla martoriata Ucraina che sta soffrendo tanto di questa guerra. Preghiamo perché si trovi una via d’uscita – l’appello -. E penso alla Palestina, a Israele, al Myanmar. Che torni la pace, che ci sia pace. La guerra sempre è una sconfitta. Preghiamo per la pace», è l’esortazione, rivolta a tutti.
11 dicembre 2024