Dal Bambino Gesù un vademecum per vivere l’estate in sicurezza

Dalle punture d’insetto alle scottature, dai viaggi in auto ai colpi di calore, i consigli degli esperti dell’ospedale pediatrico per i mesi più caldi

Dalle punture d’insetto alle scottature, dai viaggi in auto ai colpi di calore, i consigli degli esperti dell’ospedale pediatrico per affrontare i mesi più caldi

Estate, tempo di vacanza, tra città, mare e montagna. Tempo di svago, nel quale però occorre mantere alta la guardia, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli e la loro salute e sicurezza. Per questo arriva anche quest’anno il vademecum degli esperti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù: una guida a 360 gradi per affrontare i mesi più caldi dell’anno. A cominciare dal rischio congestione, per i bambini che trascorrono le vacanze al mare. «Se un bambino fa un pasto completo inteso all’italiana, con primo, secondo e contorno – spiegano i medici – deve attendere almeno 3/4 ore prima di farsi il bagno. Se invece pranza in modo frugale, magari con un po’ di frutta o un gelato, allora gli bastano anche un paio d’ore: soprattutto se fa caldo e l’acqua è tiepida».

Attenzione anche al sole, che «fa bene alla pelle, purché i piccoli siano esposti la mattina fino alle 10.30 e il pomeriggio dopo le 17». Norme ancora più stringenti per i lattanti, il cui orario di esposizione pomeridiano va posticipato intorno alle 18. Comunque, anche in questa fasce orarie la pelle dei bambini va protetta «con una crema a protezione solare altissima: 50+». I rischi a cui si va incontro, nel caso di un’esposizione non corretta al sole, vanno dall’ustione all’invecchiamento precoce della pelle. Un consiglio anche per i bambini più “ribelli”: se non vogliono farsi spalmare la crema, è spiegato nel vademecum, «si può ottenere lo stesso risultato utilizzando un apposito latte o lo spray».

Con l’abbronzatura, poi, sono da evitare tutti i repellenti contro le punture d’insetto, che «possono provocare fotodermatiti». In caso di puntura, «il cortisone si può utilizzare con la semplice applicazione della crema solo nell’area interessata». Importante, per abbassare il rischio infezioni, «tagliare sempre le unghie in estate».

Altre indicazioni del vademcum riguardano le vaccinazioni, «il modo migliore per prevenire malattie gravi e potenzialmente fatali», e i farmaci da portare in viaggio, compresi gli abituali dispositivi antiallergici: viaggiando in aereo, è consigliato di «tenere nel bagaglio a mano i farmaci di cui si potrebbe avere bisogno» e comunque, prima di partire, «accertarsi che i farmaci utilizzati per un bambino affetto da patologia cronica siano sufficienti per tutto il periodo della vacanza». Anche con i più piccoli infatti è possibile avvenuturarsi in viaggi anche internazionali, basta, avvertono i medici, che prima della partenza i piccoli affetti da patologie croniche si sottopongano a visita pediatrica. L’aereo in particolare «provoca piccoli disagi, legati alle diverse variazioni di pressione in volo, ai cui si può rimediare facendo ciucciare il bambino oppure proponendogli un pasto con il biberon, soprattutto in fase di decollo o atterraggio». Niente volo, invece, per i neonati, soprattutto per quelli nati prematuri.

Per quanti invece si spostano in automobile o aereo l’invito è a privilegiare prima la sicurezza e poi il comfort dei bambini, utilizzando navicelle, seggiolini o supporti specifici a seconda delle diverse fasce d’età. Sconsigliato comunque l’utilizzo del sedile anteriore. Categorica l’esortazione a «non lasciare mai il bambino, neppure per un istante, all’interno di un veicolo parcheggiato all’aperto. In caso di sintomo portarlo in un ambiente ombreggiato e fresco e sdraiarlo a terra sollevandogli le gambe». Il nemico da combattere è il caldo, con i relativi colpi di calre. Importante, si legge nel vademecum, «mantenere costante la temperatura corporea, al di là di quella esterna. Senza sudorazione, che disperde il calore, si può accusare un colpo di calore». Particolarmente a rishcio i bambini con malattie croniche. Utile «restare in casa durante le ore più calde della giornata, indossare abiti leggeri e di colore chiaro e non bere bevande troppo fredde».

Ancora, in caso di alte temperature è importante «ridurre l’apporto calorico, assumere carboidrati semplici, a più alta digeribilità, aumentare l’apporto idrico nonché il consumo di frutta e verdura», combinando i diversi colori. La frutta in particolare, poco calorica e povera di grassi, «si può consumare prima o dopo i pasti, a colazione o come spuntino».

Un’ultima annotazione riguarda i campi estivi, generalmente frequentati dai piccoli tra i 5 e i 10 anni. Per i medici del Bambino Gesù «è molto importante che durante queste attività sia garantita la presenza di gli istruttori qualificati e non di semplici “guardiani” o ex atleti che considerano i piccoli come fossero adulti. Meglio se diplomati in Scienze motorie o che abbiano conseguito certificazioni all’interno di federazioni sportive». Dal punto di vista dell’alimentazione l’invito è a iniziare la giornata con una colazione abbondante, prima di recarsi al campo, e a bere molto, tra un’attività e l’altra, «così da prevenire e non subire il sintomo della sete». Per quanto riguarda l’abbigliamento, sono da preferire indumenti leggeri in cotone, con un copricapo per difendersi dalle alte temperature. «Molto importante porre delle regole nell’utilizzo, tra gli altri, di smartphone e tablet».

5 giugno 2015