Da Lunaria arriva “Words are stones”, contro odio online e razzismo

L’associazione propone una campagna internazionale che rimette al centro l’importanza del linguaggio. Cinque video di un minuto, contro ogni pregiudizio

La partita di calcio, il cibo, il bar, il pronto soccorso, una festa. Sono ambientati nei più comuni momenti di vita quotidiana i cinque video della campagna “Words are stones” promossa da Lunaria insieme ad Antigone (Grecia), SOS Racisme (Spagna), Grenzelos (Autria), Adice (Francia) e Kisa (Cipro). Due i protagonisti – personaggi riprodotti con la tecnica dell’animazione di plastilina in stop-motion -, che conducono attraverso situazioni che sembrano ormai all’ordine del giorno, in una società intollerante, razzista e piena di pregiudizi.

“Lo capisci che sono troppi? Non possiamo farli entrare tutti”; “Mangiatelo tu il Kebab”; “Cancelleranno la nostra cultura”. Questi alcuni dei luoghi comuni contro cui si schierano i video della campagna, realizzati da Stefano Argentero (regia e animazione), Juri Fantigrossi (fotografia e montaggio), Fabio Fortunato (tecnico di registrazione) e Riccardo Pieretti (doppiaggio) con la tecnica dell’animazione di plastilina in stop-motion. Tutti si concludono con la scritta “Sei meglio di queste parole”.

Per  Lunaria – associazione di promozione sociale che si occupa di volontariato, ricerca, migranti -, si tratta di «combattere ogni forma di intolleranza, stigmatizzazione e discorsi di odio nei confronti di immigrati e rifugiati», contrapponendosi a intolleranza, euroscetticismo, odio e razzismo. E una prima forma di lotta sta proprio nel linguaggio, perché “le parole sono pietre” (“Words are stones”).

14 gennaio 2020