Da Caritas italiana altri 600mila euro per le Caritas ucraine

La missione a Leopoli con il vice presidente Cei Baturi, il direttore Marco Pagniello e il presidente nazionale Acli Manfredonia. L’incontro con l’arcivescovo latino Mokrzycki

«Mi sono recato in questa terra martoriata per incontrare un caro amico e assicurargli vicinanza». L’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi, vice presidente della Conferenza episcopale italiana, racconta così la missione a Leopoli insieme al direttore di Caritas italiana don Marco Pagniello. Con loro anche Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli. A Leopoli i tre hanno incontrato l’arcivescovo latino Mieczysław Mokrzycki, mettendo a disposizione altri 600mila euro per le due Caritas ucraine.

«Sono grato a monsignor Baturi, al direttore della Caritas nazionale e a tutta la Chiesa italiana, per la preghiera ma anche per la solidarietà che ci viene offerta per tutto ciò di cui abbiamo bisogno, in particolare negli ospedali, per curare quotidianamente i feriti, e per l’accoglienza dei bambini orfani», ha detto Mokrzycki. «Ho constatato le ferite di questa nazione, il senso di paura e precarietà che si avverte quando si attivano gli allarmi nella città, il bisogno di un supporto fraterno per lenire le sofferenze di una popolazione duramente provata», le parole di Baturi, a cui hanno fatto eco quelle del direttore di Caritas italiana don Pagniello: «Abbiamo voluto far sentire ancora una volta la nostra vicinanza, nella preghiera e nella carità operosa che non si stanca di alimentare la speranza, anche tra le macerie di una guerra». Quindi l’incoraggiamento a don Vyacheslav Grynevych, direttore di Caritas Spes, e Tetiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina, a proseguire nella loro azione accanto alla popolazione locale, assicurando il sostegno di Caritas italiana.

Dall’inizio della guerra in Ucraina le Caritas  hanno aiutato oltre 500mila  persone. Un lavoro di assistenza, conforto e ascolto che, si legge in una nota, ha raggiunto anche le comunità delle città più colpite dai bombardamenti. Hanno inviato circa 500 tonnellate di aiuti di prima necessità in tutto il Paese, assicurando ogni giorno 23mila pasti caldi e la distribuzione di più di 5mila kit per l’igiene. Sono stati organizzati punti di raccolta e informazione nei 60 centri di accoglienza, nei quali hanno trovato riparo più di 8mila persone, con assistenza sanitaria e sostegno psicologico mirato.

I fondi destinati oggi alla Caritas in Ucraina saranno utilizzati, in particolare, «in favore di chi sta subendo traumi e disagi psicologici in Polonia, in Romania e negli altri Paesi impegnati nell’accoglienza, inclusa l’area balcanica». Nel frattempo, «prosegue l’accoglienza diffusa nelle diocesi, che si apprestano anche a vivere un momento di preghiera per la pace durante le celebrazioni della Domenica delle Palme», informano da Caritas italiana.

Le informazioni per sostenere gli interventi di Caritas italiana su www.caritas.it.

5 aprile 2022