Da Banco Farmaceutico e Aifa medicinali in Grecia per i rifugiati

Inviate oltre 60mila confezioni donate da 9 aziende: in tutto, 99 tipologie di prodotto. Il presidente Gradnik: «La carità non più avere confini»

Inviate oltre 60mila confezioni donate da 9 aziende: in tutto, 99 tipologie di prodotto. Il presidente Gradnik: «La carità non più avere confini»

Farmaci per l’ipertensione, il diabete, l’osteoporosi, le malattie cardiovascolari, l’ulcera gastrica. E ancora, antidolorifici, antiepilettici, antinfiammatori, antibiotici, antibatterici, antidepressivi, soluzioni fisiologiche e mucolitici. Sono alcuni degli oltre 60mila farmaci raccolti dal Banco Farameutico e inviati oggi, martedì 7 giugno, in Grecia per fare fronte all’emergenza rifugiati. In tutto 99 tipologie di prodotto, donate da 9 aziende farmaceutiche che collaborano con il Banco, destinate all’organizzazione internazionale Docotrs of the world, a Katerini (Salonicco).

L’iniziativa è stata sostenuta dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nell’ambito delle attività del network dei direttori delle Agenzie dei medicinali dei Paesi europei a cui “Doctors of the World”, che coopera in Grecia con il gruppo di volontariato “My Place”, si era rivolto per segnalare la situazione drammatica delle strutture sanitarie greche, non più in grado di reintegrare i prodotti farmaceutici esauriti. «La carità non può avere confini – commenta il presidente del Banco Farmaceutico Paolo Gradnik -. Con questo invio di farmaci Banco Farmaceutico consolida la propria vocazione internazionale al bene dell’uomo». Il “motore”, riferisce, oltre che l’Aifa, è stato «Papa Francesco che il 16 aprile scorso era stato in visita a Lesbo per chiedere al mondo di non dimenticarsi dei migranti e di un popolo intero piegato dalle sofferenze».

Sulla stessa linea anche Luca Pani e Mario Melazzini, rispettivamente direttore generale e presidente dell’Aifa. «Le emergenze umanitarie non possono lasciarci indifferenti – spiegano. L’Aifa ha da tempo deciso di dedicare un’attenzione speciale alle fasce più deboli della popolazione e a coloro che sono duramente provati da condizioni economiche, sociali, sanitarie drammatiche e a volte disperate». L’accesso tempestivo ai farmaci, osservano, «specie quelli essenziali», così come la continuità terapeutica, «possono salvare vite umane. Per queste ragioni l’Aifa ha creduto in questa iniziativa in favore del popolo greco, la cui realizzazione è stata possibile grazie alla ormai consolidata e preziosa collaborazione con il Banco Farmaceutico».

7 giugno 2016