Da Acs 5 progetti per i cristiani di Siria e Libano

Avviata una campagna di raccolta fondi. Padre Karakach, parroco ad Aleppo: «La situazione continua a precipitare. Le nostre famiglie sono disperse in tutto il mondo»

«La situazione d’emergenza, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, continua a precipitare. Un turista non si accorgerebbe di quello che un parroco può venire a sapere grazie al contatto con la gente. Infatti, mentre nella città ci sono sembianze di normalità, nelle case la situazione è totalmente diversa. Sono sconcertato dalla fame! Sì, nella Capitale industriale della Siria c’è gente che ha letteralmente fame». È l’allarme che arriva da Aleppo, da padre Bahjat Elia Karakach, parroco della chiesa di S. Francesco d’Assisi. Ad accoglierlo, la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), che, in occasione del Natale, lancia una campagna di raccolta fondi a sostegno dei cristiani di Siria e Libano.

«Genitori che mangiano poco per poter mandare i figli a scuola, studenti universitari che passano la giornata con un pezzo di pane perché i pochi spiccioli che guadagnano con un lavoro in nero devono bastare per le spese universitarie, anziani trascurati che soffrono il freddo per mancanza di gasolio»: questa l’istantanea offerta dal sacerdote. Una situazione «drammatica», nella quale «le famiglie cercano di conservare le tradizioni del Natale, ma non è più possibile conservare una tradizione essenziale, quella cioè di riunirsi in famiglia per festeggiare insieme. Le nostre famiglie sono dolorosamente disperse in tutto il mondo in cerca, non direi di un futuro, ma di un presente dignitoso».

Tre i progetti proposti da Acs. Il primo è pensato proprio per le famiglie di Aleppo con figli piccoli; il secondo mira a sostenere le giovani coppie di fidanzati di Aleppo, per le quali il matrimonio rischia di restare un sogno nel cassetto; il terzo infine è a beneficio delle famiglie cristiane rifugiate a Marmarita, nella Valle dei Cristiani, a causa del conflitto armato. La stessa campagna natalizia di raccolta fondi servirà a finanziare anche altri due progetti dedicati alle comunità cristiane del Libano. La prima iniziativa ha lo scopo di assicurare farmaci a 800 malati gravi dell’Ospedale della Croce di Beirut. La seconda è per le necessità di 300 famiglie povere di Bourj Hammoud, quartiere armeno di Beirut, in cui le Suore del Sacro Cuore di Gesù sono presenti dal 1989, dedicandosi al servizio dei nuclei più bisognosi.

16 dicembre 2022