Si profila all’orizzonte un accordo di collaborazione tra la Pontificia Università Lateranense e l’Università dell’Avana. Lo ha annunciato il rettore della Lateranense, il vescovo Enrico dal Covolo, spiegando di aver ricevuto la lettera dell’ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede Jorge Quesada Concepción, nella quale viene invitato a Cuba il prossimo mese di giugno. L’occasione: la presentazione del libro del giornalista Carlo Di Cicco, per anni all’Osservatore romano, “Cuba tra Francesco e Obama. Nell’isola ritrovata: prove e dialoghi per un mondo nuovo” (Ide), avvenuta ieri pomeriggio, martedì 24 gennaio.

«La sua visita – è scritto nel testo dell’ambasciatore letto dal presule – è una buona opportunità per scambiare idee su interessi comuni, l’università del Papa e l’università dell’Avana, e in vista dell’accordo di cooperazione tra le due università». «È un passaggio storico – il commento del rettore -. Nei prossimi  mesi ci accorderemo sui dettagli del programma. Sono molto contento e fiducioso di questa opportunità».

Dal Covolo ha ricordato anche che il 20 gennaio scorso il Papa ha riconosciuto l’eroicità della vita e delle virtù, ossia la venerabilità, di un missionario di Cuba, Josè Vandor, di origine ungherese ma cittadino cubano. «Ho portato avanti questa causa che ora è a un passo decisivo – ha detto il rettore -. Ora manca il miracolo per essere riconosciuto beato». Vandor era di Santa Clara, la città di Che Guevara. Qui il cattolico ha fondato un centro di educazione salesiana con una parrocchia e una scuola, che nel 1991 è passata al ministero dell’educazione cubana. «Negli stessi anni vivevano a Santa Clara due personaggi molto diversi, Che Guevara e Vandor, con percorsi molto diversi e ideali differenti – ha affermato il rettore – ma entrambi preoccupati del bene della comunità civile. È una bella coincidenza e un richiamo opportuno alla collaborazione e al dialogo che dobbiamo continuare, al di là di quello che ci separa. Vale molto di più quello che ci unisce».

25 gennaio 2017