Crollato il tetto a San Giuseppe dei Falegnami

Il cedimento nel pomeriggio di giovedì 30 agosto. Il vescovo Libanori, rettore della chiesa: «Erano in programma dei matrimoni». La procura ha aperto un’inchiesta per disastro colposo

Saranno attivate quanto prima le procedure per i rilievi nella chiesa di San Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano per accertare le cause che hanno provocato il crollo del tetto nel pomeriggio di giovedì 30 agosto. Seguirà quindi l’elaborazione delle ipotesi progettuali per il ripristino della copertura crollata. È quanto si legge nella nota diffusa dall’Ufficio tecnico del Vicariato. La chiesa del XVI secolo è ubicata al Clivio Argentario sull’area archeologica che comprende anche il Carcere Mamertino.

L’edificio di culto era vuoto quando si è verificato il crollo del soffitto in legno, a cassettoni e decorato con lamina d’oro. Il cedimento è avvenuto improvvisamente poco prima delle 15 in modo del tutto imprevedibile e senza alcun segno premonitore.  L’ufficio tecnico del Vicariato in collaborazione con tutte le autorità competenti si è subito attivato per le urgenti opere di messa in sicurezza, in particolare delle importanti opere d’arte conservate all’interno, in corso di recupero da parte dei Vigili del fuoco, intervenuti con quattro squadre, alla presenza di funzionari della Soprintendenza e dei carabinieri del nucleo Tutela dei beni culturali.

La chiesa, costruita tra la fine del 1500 e la metà del 1600, si trova di fronte al Campidoglio ed è spesso utilizzata per celebrare dei matrimoni. Il vescovo ausiliare Daniele Libanori, rettore di San Giuseppe dei Falegnami, ha ricordato che proprio sabato e domenica dovevano essere celebrati dei matrimoni. «Se il crollo fosse avvenuto in quel momento –  ha detto – avremmo pianto dei morti».

I primi ad intervenire sono stati i vigili urbani in servizio sul Colle Capitolino, che hanno subito fatto sgomberare l’area del Carcere Mamertino gremita di turisti. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, mira anche a verificare se ci siano state delle carenze nella manutenzione della struttura.

3 settembre 2018