Crisi Ucraina – Russia: «Fermiamo l’escalation della follia»

Dopo il tentato attacco al Cremlino, il comitato promotore della Perugia-Assisi annuncia «4 marce prima della grande marcia» del 21 maggio. «Alcuni, come il Papa, stanno cercando di mettere fine a questa follia. Non lasciamoli soli. È in gioco la vita e il futuro di tutti»

«Qualcuno si è spinto dove nessuno aveva mai osato prima». Dal Comitato promotore della Marcia Perugia-Assisi commentano così il tentato attacco con i droni al Cremlino: «È l’escalation della follia della guerra! Non sappiamo dove ci porterà, ma sappiamo che la catastrofe atomica si sta facendo sempre più vicina. Sappiamo che alcuni, come Papa Francesco, stanno cercando di fermare questa follia! Non lasciamoli soli! È in gioco la vita e il futuro di noi tutti!», esortano, evidenziando che «ormai ogni giorno succedono cose mai viste, inimmaginabili, impensabili. Cose che generano altri accadimenti dagli esiti imprevedibili. Ma chi ci governa continua imperterrito a fare finta di niente. È una follia!».

In attesa della «grande marcia» del 21 maggio, un’edizione “speciale” della Perugia-Assisi dedicata alla guerra in Ucraina, annunciano quindi altre 4 marce che la prepareranno. Si comincia domani, 6 maggio, in Toscana, con la  3° Marcia per i diritti umani del Valdarno Inferiore, “contro ogni guerra, contro ogni arma, contro le morti in mare, i muri e gli steccati”, come recita lo slogan, promossa dal Comitato per i Diritti umani del Valdarno Inferiore con il patrocinio dei Comuni di Fucecchio, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto e Montopoli Val d’Arno e l’adesione di circa 50 associazioni del territorio (info: 347.6487884 – 339.4142903). Sempre domani è in programma anche la 9° Marcia per la pace Olginate-Lecco, “In marcia contro tutte le guerre”, organizzata dalla Tavola Lecchese per la Pace in collaborazione con circa 60 associazioni del territorio, che si concluderà con una manifestazione di chiusura con musica e testimonianze di giornalisti e operatori umanitari.

Domenica 7 maggio si resta in Lombardia con la Marcia della pace Bergamo-Brescia 2023 in cammino, “Se vuoi la pace prepara la pace”, promossa dal Coordinamento degli enti locali per la pace e i diritti umani di Bergamo e dal Coordinamento degli enti locali per la pace e la cooperazione internazionale di Brescia insieme alla Rete della Pace di Bergamo e alla Consulta della Pace di Brescia. Nel pomeriggio, la manifestazione “Parole&Musica” con don Luigi Ciotti, I Mercanti di Liquore, Cecilia Strada, Martina Pignatti, don Fabio Corazzina, Flavio Lotti, Le Endrigo. NElla stessa giornata si svolge la Staffetta dell’umanità per la pace: una camminata che unirà tutte le regioni italiane, in contemporanea. Un percorso di circa 4mila chilometri, suddiviso in transetti da 25 chilometri l’uno. Tutti insieme, allo scoccare delle 12, i camminatori si metteranno in marcia per coprire il tratto loro assegnato. Quindi si raduneranno in piccoli gruppi, «per camminare ancora un po’ insieme e parlare di pace». I camminatori, affermano gli organizzatori, «sono gente pacifica, gente di pace. Sappiamo bene che la Russia ha invaso in modo assurdo l’Ucraina, ma sappiamo anche che ogni morto è un gesto contro natura. È ora di dire forte: basta guerre. Nella storia i grandi cambiamenti si sono spesso ottenuti con camminate di protesta. Pensiamo a Gandhi, alle tante marce per la pace della storia, fino a quella che tanti di noi hanno percorso in passato, la Perugia-Assisi. È ora di rimettersi in marcia».

E proprio l’edizione speciale della Perugia-Assisi in programma il 21 maggio è il momento centrale di questo impegno per la pace. L’appuntamento è alle 9 ai Giardini del Frontone di Perugia; l’arrivo alla Rocca Maggiore di Assisi, alle 15. “Trasformiamo il futuro”: questo lo slogan scelto per accompagnare l’appuntamento. «Il mostro della guerra continua a divorare vite umane in tante parti del mondo e, dall’Ucraina, ci minaccia sempre più da vicino – sono le parole dei promotori -. Lo “schema della guerra” in cui siamo stati trascinati sta diventando un incubo. Per questo, ancora una volta, chiediamo alla “buona politica” di raccogliere l’appello di Papa Francesco e di fare tutto ciò che è in suo potere per ottenere l’immediato cessate il fuoco». Il presupposto è la ferma convinzione che «la pace è ancora possibile. È sempre possibile. Ma non dobbiamo smetter di cercarla, di desiderarla, di costruirla».

5 maggio 2023