Crisi Ucraina – Russia: abbattuti droni di Kiev sul Mar Nero

«Distrutta» anche una importante nave russa nel cantiere di Kerch, in Crimea. Il presidente ucraino Zelensky: «Ora siamo in guerra, non è tempo di convocare elezioni»

Nella notte tra 6 e 7 novembre «i sistemi di difesa aerea hanno distrutto nove velivoli senza pilota e ne hanno intercettati altri otto sulle acque del Mar Nero e sul territorio della Repubblica di Crimea». La dichiarazione, ripresa dall’agenzia russa Tass, arriva dal ministero della Difesa di Mosca, secondo cui è stato «sventato» un attacco ucraino contro delle «infrastrutture», abbattendo o mettendo fuori uso, appunto, 17 droni ucraini sul Mar Nero o sulla penisola di Crimea.

Su Telegram intanto la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino (Gur), informa Rbc-Ucraina, informa che le forze russe stanno minando infrastrutture critiche nelle aree occupate della regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, e ciò potrebbe indicare che hanno intenzione di distruggerle in vista di una futura ritirata. Secondo l’intelligence militare, i russi stanno piazzando esplosivi vicino a  sottostazioni elettriche e centrali termoelettriche. Azioni che «testimoniano la loro probabile intenzione di distruggere elementi di infrastrutture critiche quando dovranno ritirarsi», è il commento del Gur.

È lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad annunciare invece la «distruzione» di un’importante nave russa nel cantiere navale di Kerch, in Crimea, la Askold, due giorni dopo che il suo esercito aveva segnalato un bombardamento nella zona. «Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla distruzione della nave», dichiara nel suo discorso quotidiano, pubblicato sui social media. E, guardando al futuro, aggiunge: «Penso che non sia il momento di convocare elezioni», escludendo di fatto la possibilità di andare alle urne fino a quando durerà la guerra contro la Russia. «Sappiamo tutti che ora siamo in guerra, è irresponsabile diffondere fake news sulle elezioni – le parole di Zelensky -. Penso che non sia il momento di convocare elezioni. Se dobbiamo porre fine a una disputa politica e continuare a lavorare uniti, vi sono strutture nello Stato per risolvere le dispute e dare tutte le risposte necessarie al pubblico». Le elezioni presidenziali avrebbero dovuto tenersi nella primavera del 2024.

Della guerra tra Russia e Ucraina come di quella tra Israele e Gaza si parla oggi, 7 novembre, e domani a Tokyo, nell’incontro tra le nazioni del G7 – Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti – e l’Unione europea. «Il nostro impegno a continuare a imporre sanzioni severe contro la Russia e a sostenere con forza l’Ucraina non è affatto venuto meno, anche se la situazione in Medio Oriente si sta intensificando», dichiara il ministro degli Esteri giapponese Yko Kamikawa, in una conferenza stampa, informa il Guardian. Kamikawa ha anche reso noto che il G7 sta organizzando un incontro virtuale con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, da tenersi durante i colloqui di Tokyo.

7 novembre 2023