Covid e mascherine: si cambia

Stop in cinema, teatri ed eventi sportivi al chiuso, dove restano “raccomandate”, così come agli esami di Maturità. Uso prorogato fino al 30 settembre sui mezzi di trasporto, a eccezione degli aerei, in strutture sanitarie e rsa. Il decreto e l’ordinanza ponte del ministro Speranza

Arriva, seppure con delle eccezioni, lo stop all’uso delle mascherine. Il ministero della Salute ha diffuso ieri sera, 15 giugno, un comunicato che annuncia l’ordinanza ponte del ministro Roberto Speranza con le stesse disposizioni cotenute nel decreto approvato in Consiglio dei ministri, che andrà in Gazzetta nei prossimi giorni. L’obiettivo è quello di consentirne l’immediata entrata in vigore. Stop dunque alle mascherine al cinema, al teatro e negli eventi sportivi al chiuso, dove saranno però “raccomandate”, così come agli ormai prossimi esami di Maturità. Prorogato invece fino al 30 settembre l’obbligo di indossarle sui mezzi pubblici di trasporto, a eccezione degli aerei – ferma restando la normativa dei singoli Stati -, nelle strutture sanitarie e nelle rsa.

Nel frattempo cresce, seppure lievemente, in Italia il numero di positivi al Covid-19: il monitoraggio del ministero della Salute aggiornato a ieri, 15 giugno, parla di 603.885 casi, vale a dire 3 in più rispetto al giorno precedente. Il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 17.736.696, con un incremento nelle ultime 24 ore di 31.885. Tra gli attualmente positivi, 189 sono in cura nelle terapie intensive (+ 6, considerati i 33 nuovi ingressi). 4.218 i ricoverati con sintomi (+19); 599.478, pari al 99,27% degli attualmente positivi, in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I morti nelle ultime 24 ore sono 48, con i quali il totale arriva a 167.553 mentre il numero complessivo dei dimessi e guariti sale a 16.965.258, con un incremento di 32.758 persone rispetto al giorno precedente. Il tasso di positività scende al 16,31%.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 123.952 in Campania, 119.027 nel Lazio, 70.425 in Lombardia, 47.245 in Sicilia, 32.187 in Veneto, 31.558 in Calabria, 26.800 in Piemonte, 26.052 in Toscana, 21.306 in Friuli Venezia Giulia, 20.580 in Emilia-Romagna, 20.061 in Puglia, 17.337 in Abruzzo, 12.946 in Basilicata, 11.877 in Sardegna, 7.564 in Umbria, 5.746 in Liguria, 3.253 nelle Marche, 2.095 nella Provincia autonoma di Bolzano, 2.014 in Molise, 1.403 nella Provincia autonoma di Trento e 457 in Valle d’Aosta.

16 giugno 2022