Covid-19, al via l’indagine sulla siero-prevalenza

A portarla avanti, Istat e ministero della Salute. L’obiettivo: capire quanti hanno sviluppato anticorpi. «Partecipare è un bene per sé e per la comunità»

Al via in questi giorni l’indagine di Istat e ministero della Salute sulla sulla siero-prevalenza dell’infezione da virus Sars-Cov2, nell’ambito delle rispettive competenze statistiche e sanitarie. L’obiettivo, si legge in una nota dell’Istituto di statistica, è «capire quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al coronavirus, anche in assenza di sintomi. Attraverso l’indagine si otterranno informazioni necessarie per stimare le dimensioni e l’estensione dell’infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione ad alcuni fattori quali il sesso, l’età, la regione di appartenenza, l’attività economica».

Saranno testate 150mila persone sull’intero territorio italiano. Croce Rossa Italiana, Regioni e medici di base saranno mobilitati per assicurare la corretta procedura di gestione dei prelievi e il contatto dei cittadini chiamati a partecipare all’indagine. «Le informazioni raccolte – precisano dall’Istat – saranno essenziali per indirizzare politiche a livello nazionale o regionale e per modulare le misure di contenimento del contagio. I risultati dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati per successivi studi e per l’analisi comparata con altri Paesi europei».

Per ottenere risultati più precisi, si legge ancora nella nota Istat, «è fondamentale che le persone inserite nel campione casuale diano il loro contributo: partecipare non è obbligatorio ma è un bene per se stessi e per l’intera comunità».

12 maggio 2020