Corridoi umanitari: arrivati in 63 dal Corno d’Africa

I profughi accolti a Fiumicino il 13 novembre. Saranno ospitati a Roma e in diverse regioni e accompagnati nell’integrazione sociale e lavorativa

Sono atterrati all’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea dell’Ethiopian Airlines proveniente da Addis Abeba, sabato 13 novembre, 63 profughi dal Corno d’Africa. Lo rende noto la Comunità di Sant’Egidio, specificando che il loro ingresso in Italia è stato reso possibile da un Protocollo d’intesa con lo Stato italiano firmato nel 2019 da Sant’Egidio e Cei, che prevede l’arrivo di 600 persone vulnerabili con i corridoi umanitari.

«Le condizioni di vita di queste persone, da tempo rifugiate nei campi dell’Etiopia, poi nella Capitale, si erano ulteriormente complicate a causa del conflitto che, in questi mesi e in particolare nelle ultime settimane, sta interessando l’Etiopia», precisano dalla Comunità, aggiungendo che «la partenza, inizialmente prevista per la fine di novembre, è stata anticipata a causa dei problemi di sicurezza ed è stata facilitata dalla fattiva collaborazione del Dipartimento Libertà civili e Immigrazione del ministero dell’Interno, della Direzione generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie e dell’ambasciata d’Italia ad Addis Abeba».

Ad accogliere all’aeroporto i 63 profughi – per lo più nuclei familiari composti da donne sole con bambini e singoli sotto i 25 anni -, volontari e familiari da tempo residenti in Italia, in qualche caso già cittadini italiani. Saranno ospitati a Roma e in diverse regioni d’Italia – Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Marche e Campania -, presso associazioni, parrocchie, appartamenti di privati e istituti religiosi, con il supporto di famiglie italiane che si occuperanno di accompagnare il percorso d’integrazione sociale e lavorativa sul territorio, garantendo servizi, corsi di lingua italiana, inserimento scolastico per i minori, cure mediche adeguate. «Tutto ciò – si legge ancora nella nota – grazie a un progetto totalmente autofinanziato con l’8×1000 della Cei, fondi raccolti dalla Comunità di Sant’Egidio e la generosità non solo di associazioni e parrocchie ma anche di cittadini che hanno offerto le loro case e il loro impegno gratuito e volontario».

15 novembre 2021