Corpus Domini, Ostia accoglie nuovo ausiliare del settore Sud

Ruzza esorta a non scoraggiarsi. «Facciamo rete e cerchiamo solidarietà partendo dalla Parola di Dio». Un anno fa la solennità fu celebrata con il Papa

Ostia ha accolto nella solennità del Corpus Domini il nuovo vescovo ausiliare per il settore Sud, monsignor Gianrico Ruzza. Una liturgia, preparata insieme dalle otto comunità parrocchiali, svoltasi all’aperto nel tardo pomeriggio di sabato 22 giugno presso la parrocchia San Nicola di Bari. Insieme proprio come un anno fa, quando Papa Francesco «aveva scelto di essere ad Ostia per mostrare attenzione e cura in una parte della diocesi particolarmente sofferente», ricorda lo stesso vescovo. «Questa sera ho chiesto che ci doni il Suo Spirito perché partecipando all’Eucarestia la nostra vita diventi un continuo rendimento di grazie. L’Eucarestia è cuore della vita della Chiesa – sottolinea -. Senza non possiamo vivere».

L’invito è a nutrirsi di questo Pane per avere la forza di ringraziare e lodare sempre. «Da questo sorge la franchezza e la libertà del cuore – aggiunge Ruzza -, la capacità di gioire anche di fronte a calunnia, dolori, ferite per la consapevolezza che accanto a noi c’è Gesù». Il riferimento è a Melchisedek, anticipazione della figura di Cristo, che offre pane e vino. Poi quell’andare ben oltre: «Gesù non ha cambiato le regole del gioco ma il mazzo delle carte. Se prima eravamo noi a dare qualcosa, ora è Lui a darci la sua vita perché possiamo vivere».

Tanti gli operatori pastorali presenti dalle diverse comunità parrocchiali del territorio: «Gesù voleva guarire quanti avevano bisogno di cure e parlava alle folle per rispondere alle domande della gente -ha proseguito Ruzza-. Siamo qui, siamo tanti, sappiamo che ci raduniamo perché vogliamo vivere insieme, camminare insieme, lavorare insieme. Porteremo Gesù per le strade per dire che non ci rassegniamo a violenza, sopraffazione, degrado della città ma insieme vogliamo combattere e vivere l’esperienza della speranza perché il Signore è con noi». L’incoraggiamento a non lasciarsi vincere dal male ma con il bene riempire la giornata di fiducia e di speranza che viene da Dio. E poi l’indicazione dello stile del cammino: «Cinque pani e due pesci possono bastare per tutti se condividi la gioia. Gesù amplia il nostro pasto umano, lo condivide con ogni uomo a partire dal suo cuore che prova compassione per tutti». Da monsignor Ruzza infine un’esortazione: «Popolo di Ostia, popolo di queste comunità, popolo vivo, non dobbiamo mai scoraggiarci». La strada è quella già indicata da Papa Francesco e avviata da monsignor Lojudice: «facendo rete tra noi, cercando la solidarietà a partire dall’ascolto della Parola del Signore e dalla celebrazione del Pane vivo, siamo forti non delle forze umane ma della speranza che viene dalla resurrezione del Signore».

Al termine della celebrazione la processione, guidata dal vescovo, ha attraversato via delle Fiamme Gialle e via Zerbi. Cinque le tappe di meditazione e preghiera proposte lungo il percorso che si è concluso in via dei Promontori presso la parrocchia Stella Maris con la consegna di una piccola luce ad ogni fedele e l’invito a condividere la preghiera in famiglia. Prima del congedo una breve presentazione al vescovo delle diverse parrocchie, curata da don Plinio Poncina, parroco della comunità: «La grande partecipazione e il raccoglimento di queste quattro ore donate al Signore – sottolinea – hanno donato speranza a molti timorosi, frutto anche della comune preghiera dei bambini rumeni ortodossi e cattolici che ci hanno fatto respirare a due polmoni». Per don Roberto Visier, parroco a San Nicola si è trattato di «un invito forte a continuare il percorso avviato. Vivere insieme in una profonda comunione di cuori il nostro essere cristiani e così testimoniare e diffondere sul territorio la nostra gioia».

24 giugno 2019