Coronavirus, Zingaretti: «Atteggiamenti spavaldi e irresponsabili mettono a rischio la sicurezza di tutti»

Nella giornata del 5 luglio 14 nuovi contagi, di cui 11 a Roma. Per il governatore del Lazio, «il virus è ancora in circolazione e abbassare la guardia ora è sbagliato». Nella regione attualmente 861 i casi positivi; 11 i ricoveri in terapia intensiva

Sono 14 i nuovi contagi da coronavirus registrati nel Lazio domenica 5 luglio. Di questi, 11 a Roma. Zero i decessi. Dati in calo rispetto a sabato, quando il bollettino diramato dalla Regione Lazio parlava di un decesso e 31 casi positivi (di cui 14 a Roma). Il livello di attenzione rimane comunque altissimo tanto che nel tardo pomeriggio di sabato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti era arrivato un nuovo appello all’osservanza delle regole. «Atteggiamenti spavaldi e irresponsabili mettono a rischio la sicurezza degli altri – le parole del governatore -. Il virus è ancora in circolazione e abbassare la guardia ora è davvero sbagliato». L’invito dunque è a continuare a usare la mascherina, mantenere la distanza fisica di sicurezza e di igienizzare frequentemente le mani e gli ambienti. Dello stesso tono le parole dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. «Vi è un calo di tensione e questo produce inevitabilmente un aumento dei casi» ha detto. Inoltre si registra un abbassamento dell’età dei contagi. Tra i positivi infatti c’è un bambino di un mese a Ciampino, trasferito all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro, e i due fratellini di 5 e 14 anni il cui tampone positivo al Covid-19 ha portato alla chiusura di un centro estivo e di un ristorante in zona Montecompatri, dove la 14enne e la mamma erano state per una cena di classe il 26 giugno.

Occhi puntati verso i cosiddetti “casi d’importazione”. Sei dei 14 nuovi pazienti positivi sono cittadini del Bangladesh (5 a Roma città e uno a Viterbo) e di questi, tre sono rientrati con un volo aereo da Dacca. I 5 casi di Roma sono conviventi di un paziente positivo già noto individuato al Policlinico Casilino. «C’è bisogno, per chi arriva da zone ad alta incidenza di circolazione del virus, che sia posto in isolamento per evitare che le regole extra Schengen vengano aggirate con gli scali intermedi», ha aggiunto D’Amato specificando che l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma è stato contattato «per rappresentare l’esigenza di stringere i controlli sulle provenienze dal Bangladesh».

Per Zingaretti, dalla lettura dei nuovi dati sui contagi emerge che «la riapertura delle frontiere da molti Paesi ancora ad alto rischio richiede nuove e tempestive misure di prevenzione e di controllo degli arrivi. Urgono decisioni per prevedere tamponi in aeroporto per le persone che nei giorni precedenti all’arrivo hanno soggiornato in questi Paesi». Chi proviene dallo Stato asiatico dovrà quindi osservare un periodo di quarantena e da oggi, 6 luglio, i componenti della comunità del Bangladesh sono invitati a presentarsi al drive-in di via Nicolò Forteguerri (Asl Roma 2) dove il personale sanitario effettuerà tamponi a tappeto.

Al momento 84 pazienti sono ricoverati all’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”. Di questi, secondo l’ultimo bollettino diramato dal nosocomio, 41 sono positivi al tampone e 43 sono sottoposti ad ulteriori accertamenti. I pazienti in terapia intensiva sono 4. Stando ai dati del ministero della Salute (aggiornati al pomeriggio del 5 luglio), dall’inizio dell’epidemia nel Lazio sono stati esaminati 8.186 casi. 841 i pazienti deceduti e 6.484 le persone guarite. Attualmente in tutta la regione i casi positivi al coronavirus sono 861 e di questi 651 sono in isolamento domiciliare, 199 sono ricoverati non in terapia intensiva, 11 in terapia intensiva.

6 luglio 2020