Coronavirus, si aggrava la coppia cinese allo Spallanzani

Il bollettino aggiornato della direzione sanitaria dell’Istituto parla di «insufficienza respiratoria» e condizioni cliniche «compromesse ma stazionarie»

«I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan positivi al test del nuovo coronavirus, attualmente ricoverati presso l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria, come segnalato nei casi fino ad ora riportati in letteratura. Pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva». Dallo Spallanzani arriva il bollettino medico aggiornato alla mattina di oggi, 4 febbraio, a fare il punto sulla situazione del virus 2019-nCoV. I pazienti, assicurano i medici, «sono monitorati in maniera continuativa e sono sottoposti a tutte le cure, anche farmacologiche del caso, compresi farmaci antivirali sperimentali». Le attuali condizioni cliniche sono quindi «compromesse ma stazionarie, per cui i medici che li hanno in cura si riservano la prognosi».

A oggi, informano dall’Istituto, dopo il risultato negativo del test per la ricerca del coronavirus, sono stati dimessi 26 pazienti. Al momento, sono ricoverati 11 pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia: tutti sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, «tutt’ora in corso». Continua anche l’osservazione, sempre allo Spallanzani, delle 20 persone che non presentano alcun sintomo e che hanno avuto  contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus. «Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni», si legge nel bollettino. A tutte le persone di nazionalità cinese attualmente ospitate presso l’Istituto «sono prestate le massime attenzioni da parte della comunità dello Spallanzani. A tutti loro vengono serviti pasti tipici della cultura cinese e sono assistiti da mediatori volontari che si occupano di agevolare le comunicazioni. La loro permanenza nella struttura sanitaria segue gli accorgimenti che l’ospedale è uso assicurare a tutti i pazienti». In caso di evoluzioni del quadro clinico, assicurano dall’Istituto, «verranno dati immediati aggiornamenti».

4 febbraio 2020