Coronavirus: scende l’incidenza settimanale a livello nazionale

In calo anche l’indice Rt, al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente. Lo rileva il monitoraggio della cabina di regia sulla diffusione in Italia

Diffusi questa mattina, 27 maggio, dall’Istituto superiore di sanità i dati del monitoraggio della cabina di regia sul Covis-19 in Italia. E il quadro vede in calo l’incidenza settimanale a livello nazionale, che passa dai 375 casi ogni 100mila abitanti registrati tra il 13 e il 19 maggio ai 261 ogni 100mila abitanti, tra il 20 e il 26 del mese. In calo anche l’indice Rt medio, calcolato sui casi sintomatici, che «nel periodo 4 maggio-17 maggio è stato pari a 0,86 (range 0,83–0,90), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente: Rt=0,83 (0,80-0,86) al 17 maggio 2022 vs Rt=0,84 (0,81-0,87) al 10 maggio 2022».

Secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute di ieri, 26 maggio, «il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 2,6%», a fronte del 3,1%  della rilevazione del 19 maggio. Sempre nella rilevazione di ieri, «il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 9%; il 19 maggio era al 10,9%. Rispetto poi alla situazione a livello territoriale, «una Regione/Provincia autonoma è classificata a rischio alto in quanto i dati inviati non erano sufficientemente completi per la valutazione del rischio ai sensi del dm del 30 aprile 2020; nessuna Regione/Provincia autonoma è classificata a rischio moderato; tutte le altre Regioni/Province autonome sono classificate a rischio basso secondo il dm del 30 aprile 2020. Sei Regioni/Province autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza. Nessuna Regione/Provincia autonoma riporta molteplici allerte di resilienza».

Da ultimo, «la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è sostanzialmente stabile (13% vs 12% la scorsa settimana). Rimane stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% vs 45%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 43%)».

27 maggio 2022