Coronavirus: promuovere una narrazione che dia speranza

Se l’essere umano è relazione, questo vale ancora di più per ragazzi e ragazze. Il benessere delle relazioni intra familiari e il ruolo dei media

Uno degli aspetti più dolorosi dell’impatto deflagrante del Covid sulla società è rappresentato dal diffondersi di sindromi depressive e/o ansiose tra i più giovani. Del resto, il crollo improvviso di ogni certezza riguardante la propria vita (scuola, frequentazione degli amici e spesso di un amore, tempo libero e attività sportiva) ha causato sindromi post-traumatiche e non solo. Inoltre il riferimento alla solidità genitoriale vissuto per lo più come un dato scontato è venuto meno in diverse famiglie, sia a causa del virus sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista dell’assetto psicologico. Un vero e proprio castelletto di certezze che si è trasformato in un sentiero sconosciuto e sdrucciolevole. Già, perché se l’essere umano è relazione, questo vale ancora di più per ragazzi e ragazze, che costruiscono la loro stessa identità sociale nell’interazione “calda” soprattutto con i coetanei ma anche con le figure adulte. Ed è evidente che i rapporti on line non possono supplire alla mancanza d’interazione umana; agli sguardi, ai sorrisi, agli abbracci che costellano ogni minuto della vita dei giovani.

Come sta dimostrando, se non il fallimento, l’elevata problematicità della didattica a distanza, c’è nell’interazione via internet una rigidità che non riesce a maturare in un’esperienza di vita vera e propria. Bisogna inoltre considerare che, attraverso la vita scolastica e formativa, i giovani crescono nell’ammirazione e nella fiducia per i progressi della scienza, ai loro occhi una sorta di guida per la crescita dell’uomo attraverso i secoli. In questo anno di Covid, il mito della scienza si è fortemente ridimensionato: se è vero che la salvezza dalla pandemia può sortire solo dall’applicazione della ricerca (i vaccini) è pur vero che l’immagine della comunità scientifica ne esce fortemente ridimensionata: i contrasti tra virologi spettacolarizzati dai media e gli interessi economici di Big Pharma hanno mostrato un volto della scienza assai meno nobile e rassicurante.

Ci sono due dimensioni, però, che dovrebbero farci riflettere, perché riguardano il rapporto di fiducia, di speranza nella vita, così importanti in un soggetto in età evolutiva. Il primo riguarda il benessere delle relazioni intrafamiliari: la domesticità coatta durante il lockdown dei membri della famiglia ha fatto da cartina di tornasole della solidità e della resilienza delle diverse personalità, della profondità dei legami. E questo in ambienti ristretti: in Italia lo spazio domestico medio a disposizione di una famiglia è inferiore alla media europea; un aspetto non irrilevante quando si deve realizzare smart working e Dad allo stesso tempo. Questo confronto permanente, subìto più che cercato, ha prodotto in alcuni casi torsioni
negative del clima familiare, in qualche caso esplosioni di manifestazioni di insofferenza se non di conflitto vero e proprio. Il protrarsi delle restrizioni ha finito con lo sbriciolare in alcuni casi le deboli strategie di convivenza abborracciate da alcuni. Deve far molto pensare che una percentuale sia pur minima di donne si sia rivolta alla parrocchia durante il lockdown per chiedere aiuto rispetto a violenze ripetute in casa. E questo sgretolamento delle certezze affettive intrafamiliari ha certamente minato l’equilibrio psicologico soprattutto dei più piccoli.

Un secondo aspetto riguarda il ruolo dei media nel raccontare sia l’impatto economico devastante sia le reazioni dei diversi governi: una rappresentazione apocalittica, in cui l’economia si piega, il virus impera, i governi balbettano, qualche volta dando la sensazione del totale disorientamento e a volte di un’assenza di equità sociale (i vari sovranismi). I giovani hanno bisogno di credere che una vita migliore è possibile: nei mesi che verranno è necessario promuovere una narrazione diversa che racconti la realtà ma semini anche la speranza.

20 aprile 2021