«Questa mattina sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano per poter sanificare gli ambienti a seguito di una positività al Covid-19 riscontrata ieri in un paziente. Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso». La notizia è arrivata stamattina, 6 marzo, dal direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti. «La Direzione Sanità e Igiene – ha continuato – sta provvedendo ad informare le competenti autorità italiane e nel frattempo sono stati avviati i protocolli sanitari previsti».

Al momento sembrano essere allo studio in Vaticano modalità alternative per proseguire gli appuntamenti che richiamano di solito molti fedeli. Tra le ipotesi c’è quella di trasmettere già l’Angelus di domenica 8 marzo solo in video, considerati gli assembramenti che ci sono sempre ai controlli, nonostante il prevedibile calo di affluenza in queste settimane. Secondo quanto apprende l’agenzia Ansa, analoga decisione potrebbe essere presa per l’udienza generale del mercoledì.

Nel frattempo in tutta Italia si susseguono i casi di contagio. L’ultimo bilancio ufficiale, diffuso dalla Protezione civile nel pomeriggio di ieri, 5 marzo, parla di 3.296 positivi, 414 guariti e 148 morti. Contagiata, in Toscana, anche una bimba di 45 giorni. Registrato anche il primo decesso nella Capitale: una paziente cardiopatica, risultata positiva al coronavirus, deceduta all’ospedale San Giovanni. La paziente, che era ricoverata lì da settimane, sarebbe morta «”con” il virus e non a causa dello stesso», affermano i sanitari. Non si esclude, al momento, una proroga della chiusura delle scuole, oltre la data già fissata del 15 marzo.

6 marzo 2020