Coronavirus, primi contagi tra i minori

Ci sono anche 7 bambini tra i 357 casi di coronavirus registrati a oggi, 26 febbraio, in 9 regioni d’Italia: 259 in Lombardia, con 9 vittime; 58 in Veneto, con le altre due vittime; 26 in Emilia Romagna; 3 in Piemonte, Lazio e Sicilia; 2 in Toscana e Liguria; 1 in Alto Adige. È attesa in giornata la conferma di una positività nelle Marche. Al momento, assicurano dall’Istituto superiore di sanità, i focolai restano quelli della Lombardia e del Veneto e tutti i contagiati avevano avuto contatti con i residenti delle zone rosse, oppure vi avevano soggiornato. Viene da Castiglione d’Adda, nel cuore della zona rossa del coronavirus, anche la bambina di 4 anni di cui ha confermato il contagio il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. L’assessore al Welfare Giulio Gallera ha poi aggiunto che sono quattro in tutto i bambini positivi in Lombardia: due di 10 anni, uno di 15 e una di 4 anni. Due sono stati dimessi e due sono in ospedale – al San Matteo di Pavia e all’ospedale di Seriate in provincia di Bergamo – ma stanno bene. Tutti provengono dalla zona di Codogno.

Dall’Istituto Spallanzani intanto arriva la notizia che «viene sciolta in data odierna, a 29 giorni dal ricovero, la prognosi della coppia cinese, casi confermati di covid-19». Sia l’uomo che la donna sono attualmente ricoverati in degenza ordinaria: «La donna – si legge nel bollettino diffuso questa mattina – è stata trasferita oggi dalla rianimazione in reparto in condizione cliniche in chiaro miglioramento, vigile e orientata. Ieri, per la prima volta, sono risultati negativi i test per la ricerca del nuovo Coronavirus COVID-19. Il marito, tuttora ricoverato in regime ordinario, prosegue con successo la riabilitazione». A oggi, nell’accettazione dello Spallanzani sono stati valutati 140 pazienti; di questi 101, negativi ai test, sono stati dimessi. Tutt’ora ricoverati gli altri 39.

Per quanto riguarda le vittime, si conferma che si tratta di persone che hanno contratto il virus anche a causa di una immunodepressione dovuta ad altre patologie. Da Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, arriva quindi l’invito a «ridimensionare questo grande allarme: il 95 per cento dei malati guarisce, tutti i morti avevano già condizioni gravi di salute». Sul fronte scuola invece a parlare è il ministro Lucia Azzolina: «Posso rassicurare che non c’è nessun rischio che i nostri studenti perdano l’anno», le sue parole. Le scuole nella loro autonomia scolastica «potrebbero anche prevedere di allungare l’anno, ma non sarà necessario perché abbiamo attivato una task force per garantire la didattica a distanza», ha aggiunto. Rassicurazioni anche per gli insegnanti, a casa «non per malattia ma a causa di forza maggiore», che quindi «non avranno una trattenuta dallo stipendio». Ancora, per quanto riguarda i viaggi di istruzione annullati, famiglie e agenzie, ha assicurato il ministro, verranno rimborsati delle spese.

A partire da oggi, chiudono in via provvisoria tutte le catacombe aperte al pubblico. Una decisione comunicata dalla Pontificia Commissione di Archeologia sacra, «per motivi legati alla contingente situazione di preoccupazione sanitaria, in via preventiva e precauzionale», a causa della «particolare conformazione e natura delle catacombe, con concentrazione elevata di umidità, limitata aerazione e spazi ristretti». La catacombe aperte al pubblico si trovano a Roma, nel Lazio, ma anche in Campania, Sicilia, Toscana e Sardegna. (aggiornato alle 13.15)

26 febbraio 2020